Il Coronavirus infetta anche l’economia italiana, ma il Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri non si dice spaventato ai nostri microfoni.
Veneto e Lombardia iniziano a soffrire anche per la mancanza di lavoro, ma l’epidemia finanziaria che rende precario ogni italiano si sta espandendo per tutto il paese.

Il settore turistico è in ginocchio, in massa disdicono dall’estero le proprie vacanze nel bel paese, rifiutando dal canto loro anche arrivi provenienti dalla nostra nazione.
Il lavoro da remoto non può aiutare settori come quello turistico e manifatturiero, molti imprenditori sperano in un aiuto del Governo che dovrebbe arrivare a partire da stasera alle 19:30.

Il Consiglio dei Ministri si riunirà proprio a quell’ora per riempire le “parti gialle” del decreto che alleggerirà le imposte per le zone rosse e non solo.

Ecco l’intervista in esclusiva a Roberto Gualtieri, in studio Ilario Di Giovambattista e Fabio Duranti.

Le misure del Governo per contenere il coronavirus

Noi abbiamo sempre lavorato sul principio di massima precauzione e prudenza, la settimana scorsa c’è stato un aumento improvviso dei casi concentrati in una zona, io ero a Riyad e ho partecipato in via telefonica a un difficile Consiglio dei Ministri in cui abbiamo deciso di isolare le due aree del contagio.

Sono arrivate in seguito delle ordinanze regionali che hanno allargato il raggio d’azione perché non si sapeva bene cosa stava succedendo e adesso abbiamo un quadro più chiaro che stiamo monitorando costantemente. C’è un focolaio con numerosi casi poi ci sono altre zone con casi collegati a quest’ultimo.

Anche se i numeri stanno aumentando è sbagliato dire che il paese è sotto l’impatto di una diffusione del virus, non è così. E’ bene dare un messaggio di misure di contenimento, di rigore ma anche di serenità. Nella stragrande maggioranza del paese non c’è bisogno di misure restrittive di quel tipo”.

Provvedimenti sull’economia

La riduzione delle prenotazioni è un dato di fatto, prenderemo una misura di carattere generale già in questo primo decreto che si concentra sui comuni della zona rossa che stanno subendo l’impatto più pesante delle misure di contenimento e che meritano il nostro sostegno.

Introduciamo poi una delle misure di carattere generale per la filiera turistica, con una norma importante di rinvio di scadenze di versamenti previdenziali e fiscali per alleggerire strutture che non hanno cassa e che non possono adempiere ai pagamenti. Misure più attive di sostegno interverranno in seguito.

Ci sarà anche una proroga di termini generale su tutto il paese delle trasmissioni di informazioni per le dichiarazioni del 730, perché ci sono casi in cui è complicato raccogliere e spedire queste informazioni perché tutti i settori sono fermi. Siete i primi a saperlo.

Stiamo facendo un lavoro di identificazione delle risorse, fortunatamente la finanza pubblica italiana è in buone condizioni e abbiamo possibilità di fare degli interventi avvalendoci della necessaria flessibilità europea. Vareremo così un secondo provvedimento di sostegno diretto a chi ha dovuto chiudere l’azienda e non può lavorare nella zona rossa, ma anche per le filiere produttive fuori da questa zona”.

Speculazione sulle mascherine

“Giusto ieri ho fatto i complimenti alla Guardia di Finanza che ha fatto un’operazione molto importante su una presunta speculazione sui prezzi di mascherine e disinfettanti davvero inaccettabile, saremo estremamente rigorosi.

Ci sono stati degli stanziamenti di più di 200 milioni di euro per la ricerca comune sul coronavirus e c’è un lavoro in corso dell’Euro Working Group e della struttura della Commissione Europea per definire un quadro comune di approccio a questa vicenda sul piano economico”.

“La delegazione francese a Napoli? Un bel gesto”

Devo dire che da questo punto di vista io ho apprezzato davvero molto, in un momento in cui in maniera anche ingiustificata singoli paesi e compagnie aeree cancellano voli o eventi, che il Presidente Macron se ne è andato con Conte in giro per Napoli: andandosi a prendere le sfogliatelle e a salutare le persone.
Da parte della delegazione francese c’è stato un messaggio di grande fiducia, siamo andati in giro per le strade di Napoli questo è stato un messaggio di grande solidarietà e ragionevolezza perché è assolutamente sicuro andare in giro per quelle strade così come per le strade di Roma”.

Green New Deal

Al vertice italo francese abbiamo discusso del fatto che questa vicenda ci rafforza nelle esigenze di evitare che nelle filiere produttive l’Europa si totalmente dipendente da un altro paese e da un’altra giurisdizione.
Noi per esempio vogliamo sviluppare l’auto elettrica di più, il green new deal, ridurre le emissioni, vogliamo sviluppare per esempio una nostra maggiore capacità di autonomia delle batterie che oggi in Europa si producono molto poco e questa vicenda ci rafforza nella convinzione che l’Europa debba sostenere i settori produttivi del futuro.
E’ bene che ci sia un’economia aperta ma sui settori strategici l’Europa non può non avere un’autonomia produttiva”.

L’Ilva

L’Ilva è una cosa che mi sta molto a cuore, noi ci siamo trovati di fronte a una presunta alternativa tra ambiente e sviluppo. Noi abbiamo detto, ci mettiamo anche delle risorse pubbliche, investiamo, facciamo un nuovo piano industriale e proviamo a fare di Ilva una siderurgia a basse emissioni con tecnologie innovative, quindi dicendo l’Ilva può continuare a produrre anzi perfino di più e quindi non deve licenziare i lavoratori. L’Italia avrà dell’acciaio e contemporaneamente però lo facciamo innovando e quindi dimostrando che si può avere un acciaio verde con più basse emissioni.
L’Europa deve recuperare l’idea di avere delle politiche industriali attive”.

Il rapporto con il papà

Mio papà è una figura per me importantissima, mi dispiace che in questo periodo con il lavoro che faccio ho pochissime occasioni di vederlo e questo mi dispiace molto.
La mia vita è diventata molto intensa, quando mi hanno chiamato a settembre, mentre ero a Bruxelles e mi hanno di prendere il primo aereo per tornare a Roma perché sarei diventato Ministro, mi sono tremate le vene dei polsi perché è una grande responsabilità, la mia vita personale quindi è molto segnata ma la domenica vado a fare la spesa e porto al parco mio figlio”.

Candidatura a Roma per le elezioni suppletive

Campagna elettorale? Ho fatto tanti incontri ed è stato bellissimo perché conosciuto e toccato con mano quanto questa città abbia delle energie straordinarie che vanno anche coinvolte in un progetto comune per il paese e quindi è stato molto bello uscire dalle mura del Mef dove ero stato chiuso i primi mesi per fare la Legge di Bilancio.
Per quest’emergenza ho dovuto interrompere gli impegni elettorali ma domenica si voto per un motivo molto bello perché Paolo Gentiloni è diventato il responsabile dell’economia per la Commissione Europea.
Io sono il candidato di una larga coalizione di centro sinistra anche per impegnare di più il governo nel sostegno a questa città. Non mi sono auto-candidato con la consapevolezza che Roma ha bisogno di una attenzione maggiore verso Roma.
Io in Europa ho visto che tutti i paesi investono molto sulle loro capitali perché queste città sono delle risorse molto importanti per tutto il sistema paese. Valorizzare Roma è un investimento utile a tutto il paese”.


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