E’ bastato un tempo per sistemare la pratica. La Juventus prima ha punito e poi ha fatto accademia stucchevole. Perfida la squadra di Sarri il cui avvio era stato desolante, di una lentezza che stimolava i romanisti comunque senza peso in attacco, là dove Kalinic e Kluivert hanno fatto i conti con la terza linea bianconera attenta in Rugani ma che ha dovuto rinunciare a Danilo per l’ennesimo infortunio muscolare.

La Juventus ha dato segni di grande fermezza nel solito Cristiano Ronaldo il cui gol ha scoperto la magagna difensiva romanista sull’esterno ma anche il gol di Bentancur è nato da una clamorosa uscita a tre dei difensori giallorossi completamente fuori fase.

Superba la prova di Bentancur accanto a quella di Ronaldo, buono Douglas Costa un po’ “venezia” nelle giocate da spiaggia ma decisivo nel cross del tre a zero per Bonucci. Energico e generoso Higuain che ha colpito una traversa con la deviazione di testa su idea di Ronaldo.

Nella seconda frazione la Juventus ha atteso, abbassando il ritmo e cercano il contropiede male definito per supponenza ma anche per la buona prova di Smalling e di Mancini. Appena dignitiosa la partita di Rabiot, inutile quella di Ramsey che forse dovrebbe chiamarsi Ramsete, per una reattività da mummia.

Da segnalare, nel finale, due interventi decisivi di Buffon che non perde il vizio. La Juventus che si è concessa il lusso di tenere in panchina Dybala,  va in semifinale di Coppa Italia e domenica sera a Napoli cercherà di capire se certe distrazioni, palesate anche stasera, saranno cancellate. 

Tony Damascelli