La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo

Una banda musicale attacca una musichetta in stile ‘anni ruggenti’. Nella sala da pranzo dello yacht il caldo afoso non dà tregua ai 100 invitati.
In questa cornice d’altri tempi, tra una mousse di scampi e un po’ d’anatra farcita al miele è obbligatoria la coppa di champagne
“.

Non si tratta di un pezzo della sceneggiatura di ‘Via col vento’, ma di un pezzo tratto da un articolo apparso il 3 giugno 1992 sulla Stampa, alla voce ‘economia e finanza’.

Di cosa si trattava? Della svendita ai potentati stranieri delle nostre principali aziende pubbliche che avveniva circa 10 giorni dopo il boato infernale nei pressi di Capaci, in seguito al quale morì Giovanni Falcone insieme alla moglie e agli uomini della scorta.

Insomma, a poco più di una settimana dalla morte di un eroe nazionale sulla nave Britannia c’erano tintinnii di bicchieri e festeggiamenti, nonché grandi discorsi come quello di Mario Draghi:

Desidero congratularmi con l’ambasciata britannica e gli invisibili britannici per la loro superba ospitalità. Tenere questo incontro su questa nave è di per sé un esempio di privatizzazione di un fantastico bene pubblico“.

E’ proprio Draghi, come si può notare, a chiamarli “gli invisibili” ed effettivamente è così, trattandosi di persone che facevano speculazione con prodotti finanziari intangibili.
Si tratta di un vero e proprio “governo ombra” perché in effetti le prove che si stesse decidendo sui nostri interessi sono nella confessione finale di Mario Draghi:

I mercati vedono le privatizzazioni in Italia come la cartina di tornasole della dipendenza del nostro Governo dai mercati stessi“.
Ci stavano rendendo dipendenti dai mercati ed erano consapevoli di farlo.


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