Buon Milan, buonissimo Ibrahimovic, malissimo Cagliari. Arriva la vittoria a dare vitamine e ossigeno alla squadra rossonera, lo svedese esce dal letargo americano e offre un gol perfido dei suoi e un altro lo sfiora e un altro gli viene tolto per off side.

Il Milan prende la dose giusta per credere nuovamente in se stesso, toglie le ragnatele del gioco che si fa più veloce, cancella finalmente Suso e presenta Castillejo di grande energia, tutta la squadra gira senza affanni e controindicazioni, scarso lavoro per la terza linea, ottimo e abbondante il centrocampo là dove Kessie e Bennacer fanno e disfano, Chalanoglu spinge per poi dare il lavoro a Bonaventura mentre Leao è un cavallo senza sella, bellissimo al galoppo un po’ meno quando si tratta di andare al trotto, dunque di ragionare. Ma i due davanti hanno firmato la vittoria e questo era quello che cercava Pioli, con la triade Gazidis-Maldini-Boban per la prima volta felici e sorridenti in tribuna, hanno indovinato un acquisto, ma no, sto scherzando, Ibrahimovic non abbisogna di prove e di conferme, se la condizione fisica lo aiuta è l’uomo che può ridare un significato a una stagione balorda.

Il Cagliari è alla quarta sconfitta consecutiva. A forza di coriandoli e celebrazioni si è perso sull’isola non più del tesoro. Visto comunque un eccellente Nainggolan che farebbe comodo all’Inter che, invece, pazza come è, cerca Vidal, Eriksen o altri, avendo a libro paga il belga. Sono gli scherzi del football, si dice così per non dire altro di peggiore.

Tony Damascelli