La data dell’entrata in vigore della riforma della prescrizione è alle porte: il 1° gennaio 2020. Salvo colpi di scena sarà quindi effettiva tra un mese.

Questa riforma continua però a dividere la maggioranza, nonostante il Premier Conte sia favorevole. Ad essere assolutamente contrari infatti sono PD e ItaliaViva, alleati di Governo, che si sono schierati per il no insieme all’opposizione: Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega.

Sulla riforma della prescrizione e dei danni che provocherebbe nel Paese si è espresso ai nostri microfoni l’avvocato Fabio Frattini, componente di Giunta Unioni Camere Penali Italiane. Ecco l’intervista a ‘Lavori in Corso’.

“Il Ministro Bonafede rappresenta il sordo, colui che non vuol sentire. Si è incaponito su questa posizione e, nonostante tutti gli abbiano detto che sta facendo un errore, lui insiste. Non vuole minimamente arretrare, come se volessero andare ad occupare gli spazi che la Lega gli aveva tolto, non capendo che verranno tritati i cittadini comuni.

Io concordo sul fatto che bisogna accelerare i tempi del processo, noi non siamo a tutela della prescrizione noi siamo contro il processo infinito. Se non si è in grado di arrivare a sentenza in giro di poco, l’unico rimedio che hai è quello di dire “Io – Stato italiano – non ce l’ho fatta La cosa assurda è che tutti i professori dell’università, che litigano su tutto, sono d’accordo che questa sia una nefandezza, una follia. L’inciviltà allo stato puro.

I professori hanno sottoscritto un appello al Presidente della Repubblica dicendogli che è una legge che ci porterà indietro di mille anni. Necessariamente si dovrà andare davanti la #Corte Costituzionale, è una legge palesemente incostituzionale”.


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