La Juventus resta in testa grazie alla testa di Cristiano Ronaldo. Non è finito, il portoghese. E nemmeno sfinito. Il campo smentisce i giustizieri che altro non aspettano. Cristiano Ronaldo Airlines è la nuova compagnia di bandiera juventina, dopo la rete spettacolare per qualità tecnica di Paulo Dybala, il fenomeno portoghese è salito a due metri e cinquantasei centimetri per spostare il pallone verso la porta di Audero che da controllore di volo è stato costretto a verificare il decollo e poi l’atterraggio in porta del pallone.

Non sono ancora record quei centimetri, dicono i ronaldisti che con il Real a Manchester salì a due metri e novantatre e di lui si occuparono i ricercatori dell’università di Chichester verificando che il ragazzo è un portento fisico e sprizza energia cinque volte superiore a quella di un ghepardo che sta per azzannare la preda. A Genova si è visto, dunque, il migliore Ronaldo, anche in difesa, in ogni parte del campo, a ribadire uno stato fisico e mentale di primissima.

Il resto della comitiva bianconera ha sbuffato football, soffrendo inutilmente per pigrizia e non certo per il valore di una Sampdoria che ha fatto il suo. Higuain è stato sostituito dopo aver lavorato molto, anzi troppo, è uscito con il broncio, a Riad avrà spazio per dimostrare il talento. Rabiot si è ripreso nella seconda parte, quando ha trovato Ramsey a dare maggiore riferimento. Male Alex Sandro, nonostante i due tyraversoni gol, malissimo Danilo, esausto.

Tony Damascelli