Siamo in un sistema bicamerale. Può piacerci o meno, ma nel momento in cui viviamo in qualcosa che è stato stabilito dalla nostra costituzione ed è stabilito che ci siano dei provvedimenti come la legge di bilancio che va in prima lettura da una parte poi torna dall’altra, poi torna indietro e così via.

Questo sistema bicamerale che ha funzionato per decenni negli ultimi anni è stato messo in crisi.
L’anno scorso la norma è arrivata tardi su una delle due camere.
Quest’anno una delle due camere (la Camera dei Deputati) non viene fatta funzionare.

Esattamente come il MES viene approvato a pacchetto, cioè prendere o lasciare, ora prevale di nuovo il ricatto: non si può non votarlo.
Chi l’ha deciso? Due persone? Per 60 milioni di italiani?
Con quale diritto senza che i miei rappresentanti, quelli che mi avete raccontato che posso votare, siano potuti intervenire?

Quel metodo, che è il metodo europeo, viene utilizzato oggi in Italia per ratificare la legge di bilancio: il sistema bicamerale non è stato considerato.

Questa cosa è talmente grave che ci si dovrebbe stupire del fatto che non se ne parli sui media. Ma soprattutto stupisce che il Presidente della Repubblica non dica nulla.

Come mai, signor Presidente, lei non ha nulla da dire sul fatto che la Camera non viene fatta funzionare?
La Corte Costituzionale e i grandi costituzionalisti non dicono nulla?

State attenti, cari cittadini, perché nel momento in cui si permette che uno dei due rami del Parlamento non possa intervenire e si debba ratificare la legge di bilancio stuprando la Costituzione stiamo ammettendo nel silenzio generale che questa cosa non sia grave.
Siamo ancora in democrazia? Forse è giusto chiedercelo.

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