Comunità terapeutiche per dipendenti da smartphone e giochi online: una ludopatia, senza denaro, che produce danni notevoli. Danni molto gravi, soprattutto per i giovani, che difficilmente avremmo immaginato quando i primi smartphone sono arrivati sul mercato.
Alessandro Meluzzi, psichiatra, criminologo e saggista, è intervenuto a Radio Radio per parlare di questi fenomeni. Ecco l’intervista a ‘Lavori in Corso’ con Luigia Luciani e Stefano Molinari.
“Lo smartphone è diventato una protesi dei nostri sensi. Impegnandoci tutti i giorni è lo strumento ideale per produrre dipendenza, come hardware era naturalmente candidato per diventare tema di dipendenza”.
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Ho la forte sensazione che vuoti siano i vari psicologi, psicoterapisti e terapisti e life coach vari
che si ergono sempre ad essere superiori e decidono per gli altri chi e’ nel giusto e chi non lo e’,
chi e’ maturo, chi no, chi e’ pazzo e chi no, come si deve vivere, come si fa per essere felici etc etc.. Del resto, basta guardarli in faccia. Che depressi.
L’arroganza dei vostri psicologi e psichiatri che avete sempre in trasmissione, Stefano e Luigia, e’ paragonabile ad un altissimo grattacielo.