Se un marziano ieri fosse arrivato sulla terra destinazione Italia avrebbe visto un paese sconvolto dalle inondazioni, dalle frane, dalle valanghe. Città patrimonio dell’umanità pesantemente a rischio: Venezia, Matera, Firenze, Pisa… Dall’alto il marziano le avrebbe viste bene ma purtroppo le vedono ancora meglio gli abitanti di queste città e delle altre che non ho potuto citare. Poi il marziano planando su Bologna, incuriosito, sarebbe entrato nella sede del convegno PD dal titolo “Tutta un’altra storia” e lì avrebbe sentito il segretario Zingaretti parlare della necessità di approvare al più presto una legge sullo IUS SOLI.
Bene, avrebbe pensato il marziano, la politica reagisce allo sfacelo idrogeologico italiano e prende subito decisioni (che andavano prese anni fa, comunque) per riorganizzare il territorio ed impedire che, per esempio, Venezia possa essere danneggiata in modo irreparabile. 

Lo IUS SOLI, il diritto del suolo, benissimo! 

Immaginate la delusione del marziano quando capì che lo IUS SOLI non riguardava il territorio, il suolo, ma il diritto di cittadinanza di chi nasce in Italia: intento lodevole (forse) ma decisamente fuori contesto visto il disastro ambientale ancora in corso. Senza citare il caso ILVA. In un paese in cui non si riescono a prendere decisioni strategiche su emergenze in atto, il PD annuncia “lotta dura, senza paura” sul tema della cittadinanza ai figli degli immigrati, agli occhi di moltissimi non certo un’emergenza, non certo adesso. Spiegateglielo voi al marziano, io non ci riesco. Nel frattempo il suolo italiano aspetta che qualcuno approvi una legge (IUS) che impedisca a Venezia di sparire e all’ILVA di essere spenta. Prendere decisioni strategiche l’eterno problema italiano: meglio parlare di cittadinanza che a sinistra fa gruppo! 

Ah, dimenticavo, Salvini ringrazia sentitamente.

Stefano Molinari