Il risultato delle elezioni regionali in Umbria, e il crollo del M5S, sono al centro dello scenario politico. Sotto accusa da parte di alcuni elettori sono le discrepanze tra quanto promesso alla tornata elettorale del 4 marzo 2018 dal Movimento 5 Stelle e il loro modus operandi portato avanti in questi mesi, inclusa l’alleanza con il PD. Alla luce di quello che è il “sentiment” del Paese, che vede al Governo delle forze politiche che non rispecchiano la maggioranza degli elettori nelle intenzioni di voto, che ruolo può giocare il Presidente della Repubblica Mattarella?

A parlarne ai nostri microfoni è stato l’Avv. Marco Mori. Ecco l’intervista di Francesco Vergovich e Fabio Duranti.

“Mattarella, un Presidente filo-europeista. Questo Governo non arriverà a fine legislatura ma non si andrà a votare” ► Marco Mori

“Mattarella non è super partes. Il Presidente della Repubblica, che è filo-europeista, non andrà a mai al voto. Perché significa andare a rompere le uova nel paniere a una maggioranza che ha già dichiarato una cosa che, più di tutti, preme a Mattarella, ovvero che il suo successore sarà un Presidente filo-europeista. Un presidente della Repubblica filo-europeista è importante perché, dal momento in cui si tentasse l’uscita dall’euro, questo potrebbe tentare di impedire o rallentare il processo”.

Ad oggi però, anche se si tornasse alle urne, non si formerebbe una maggioranza anti-europea, ma la solita accozzaglia liberista che, anche con il centrodestra al timone, non cambierebbe di una virgola le politiche in essere.

E’ prevedibile che questo Governo non arrivi a fine legislatura ed è molto difficile che si possa tornare al voto, prima della naturale scadenza“.


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