Chi ha giocato meno ha fatto una preparazione più rigorosa, gli altri li abbiamo lasciati scaricare perché contro la Fiorentina è stata una partita impegnativa dal punto di vista fisico. Domani giocheremo in uno stadio difficile, è la prima di Champions e già può indirizzare il girone”. La consapevolezza dell’impegno è lampante nelle parole di Sarri, anche se sarà la sua prima Atletico-Juve, una classica di Champions che non lascia spazio a favoriti o leggerezze.

Il tecnico della Juve affronterà l’Atletico con una certezza, quella del recupero di Pjanic, che ha preso la rincorsa dall’infortunio di Firenze e sta recuperando posizioni tanto da apparire tra i probabili undici che scenderanno in campo. Lo stesso non si può ancora dire di Rabiot e Ramsey, come pure di Paulo Dybala, ancora una volta in panchina pronto a subentrare eventualmente al posto di Federico Bernardeschi.
Non è un caso quello dell’argentino, continua a farlo trapelare Sarri, ma la forma dell’attaccante ex Fiorentina non è eccelsa e si comincia a pensar male.

Per il resto formazione tradizionale, con De Ligt in difesa; solito centrocampo di quantità con Matuidi, Khedira e Pjanic a fare da metronomo e in attacco i noti inamovibili Ronaldo e Higuain, straordinario come il Pipita da partente sia ormai un tassello fondamentale: chissà se consoliderà la sue posizione durante Atletico-Juve.

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Franco Melli

La Juve deve invertire la tendenza, è una partita difficile dove secondo me anche un pareggio giocando bene potrebbe essere accettato o accettabile. In ogni caso colpisce che della campagna acquisti c’è solo De Ligt e per giunta perché si è infortunato Chiellini. Sarri ancora una volta sta andando avanti con gli stessi, lui dice per incentivare i giocatori, spero che sia cosi, ma sta di fatto che giocano sempre gli stessi.

Furio Focolari

Quello sulla formazione è il limite di Sarri, è inutile che ci giriamo intorno. Lo spogliatoio del Napoli lo gestiva perché Rog e Zielinski non erano stelle, per cui gli andavano incontro, ma qui hai Ramsey, Rabiot, Dybala, Cuadrado: giocatori importanti che non vengono considerati, o vengono considerati solo se c’è un infortunato. Secondo me non va bene.
Detto questo io credo che un pareggio al Wanda Metropolitano sia un risultato più che auspicabile, anche se là davanti hai Cristiano Ronaldo: nulla è impossibile.

Roberto Renga

Juve e Atletico si somigliano molto stranamente, non so se state seguendo i colchoneros ma in pratica Simeone sta abbandonando se stesso e ci ha provato passando addirittura al 4-2-3-1. Un collega di Madrid ha detto che tornerà al 4-4-2 (quindi a essere se stesso) proprio questa sera in presenza della Juventus dopo la sconfitta con la Real Sociedad di domenica scorsa. E’ una squadra che ancora si deve capire: l’Atletico gioca con due terzini d’attacco, che è una cosa insolita per loro.
La Juventus gioca con gli stessi secondo me perché non ha avuto modo di lavorare, quando ho visto Rabiot ad esempio ho notato che non è pronto. L’unico che io vorrei sempre vedere è Demiral, ma è chiaro che deve giocare De Ligt.

Roberto Pruzzo

Ha ragione Carletto Ancelotti, è inutile la tribuna in Champions, ma pensa se a Sarri gli fanno la panchina lunga che questo gioca sempre con 11 calciatori.
Dico la verità, non so se Dybala può prendere il posto di Bernardeschi, che tra l’altro non mi sembra in grande forma. Io ho visto i due di centrocampo, Khedira e Matuidi, che danno tutti ma che ad un certo punto non ne hanno più. Detto ciò comunque mi aspetto una buona Juve, che porterà a casa qualcosa.


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