Carte d’identità, rilancio della Pubblica Amministrazione, concorsi per assumere personale nella Polizia Locale di Roma Capitale, l’alleanza M5S-PD, e la questione Stadio della Roma. Sono solo alcune delle tematiche affrontate questa mattina dall’assessore al Personale, all’Anagrafe e stato civile di Roma Capitale, Antonio De Santis.

Ecco cosa ha detto durante la diretta di “Un giorno speciale” con Francesco Vergovich.

Riforma e nuovo concorso Polizia Locale

“Con il comandante Di Maggio su input della Sindaca stiamo in qualche modo riformando dalle fondamenta il corpo della Polizia Locale. Non lo si dice molto ma noi abbiamo assunto circa mille vigili urbani e quindi abbassato un livello medio di età che aveva raggiunto i 56 anni. Con le esigenze di Roma un abbassamento dell’età e un ricambio generazionale era necessario. Non abbiamo ancora finito, dobbiamo ancora scorrere la graduatoria ed è intenzione della sindaca bandire un nuovo concorso“.

Rilancio della pubblica amministrazione

“Il dibattito sulla pubblica amministrazione deve essere rilanciato perché quando si parla di P.A. si parla di servizi al cittadino e nel settore c’è bisogno di riforme, rinnovi dei contratti, di un dialogo e di una collaborazione diversa con le organizzazioni sindacali. Facciamo un esempio concreto la carta d’identità elettronica: il sistema di prenotazione richiedeva tutta una serie di passaggi organizzativi che sono andati avanti nel corso di questi ultimi mesi, noi come Roma Capitale abbiamo fatto la nostra parte di 5000 assunzioni in tutti i settori una buona parte sono state dedicate dedicate agli sportelli anagrafici nel rispetto di una pianificazione specifica che vuole arrivare a regime anche su questo servizio. E’ evidente che in qualche caso si è fatta fatica, ma è un percorso epocale che però ha un punto di arrivo che pensiamo imminente”.

Carte d’identità

Le carte d’identità che per i dipendenti di Roma Capitale dovrebbero andare a sostituire i cartellini per entrare in ufficio, ne stiamo parlando con i sindacati, fanno parte di passaggio culturale che deve proiettare la pubblica amministrazione romana verso mondo diverso,  fatto d’innovazione e digitalizzazione. Credo che disarcionare certi elementi stantii della pubblica amministrazione sia una delle mission e delle responsabilità che la politica oggi deve avere su Roma. Questo a volte porta al pagamento di un prezzo anche d’impopolarità, ma credo che sia la strada giusta”.

Capitale, risorse ma soprattutto agibilità

“Per Roma Capitale non si parla soltanto di risorse ma soprattutto di agibilità amministrativa. Parigi e Londra non sono solo delle capitali ma vere città stato. Roma sostanzialmente è relegata ad essere trattata, con tutto il rispetto, a qualsiasi altro comune italiano. E’ evidente che unitamente alle risorse, ci sarebbe bisogno di una statuto per Roma Capitale che sia all’altezza di una città che ha tre milioni di abitanti e che offre servizi per il doppio dei residenti. Uno spazio di movimento e un’agibilità che siano nettamente diversi rispetto agli altri comuni. In linea generale c’è bisogno di una semplificazione delle procedure, il rapporto con gli altri enti a volte ingessa l’azione diretta dell’amministrazione capitolina, c’è bisogno di semplificare questi passaggi perché le risorse devono essere affiancate anche alla possibilità di essere messe a frutto in modo veloce e concreto”.

Alleanza con il PD

La Sindaca ha avviato delle consultazioni anche in Campidoglio che rientravano nel normale rapporto che si deve avere con le opposizioni. Certamente il nuovo quadro politico nazionale porta a fare delle riflessioni, le stanno facendo in regione e non spetta a me valutarle, ma è vero che in regione vi è una situazione dal punto di vista dei numeri che non è quella che abbiamo in Campidoglio dove c’è una maggioranza molto forte, coesa e blindata. Ma questo non significa che non si possa raccogliere proposte costruttive e quindi metterle in campo mettendo al centro la città. L’autoreferenzialità della politica e i calcoli stancano i cittadini. La politica deve raccogliersi attorno ai problemi della città e non viceversa“.

Stadio della Roma

I lavori stanno sicuramente andando avanti. Abbiamo sempre detto che la pubblica utilità e il ridimensionamento delle cubature erano una precondizione affinché si potesse andare avanti. Non è un dossier che seguo da vicino, ma ci sono possibilità di portarlo avanti, ho sentito gli assessori competenti. È un progetto che sta andando avanti e che credo possa arrivare a compimento“.


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