La “provocazione” che abbiamo lanciato oltre un mese fa – tenere Dzeko senza se e senza ma – si sta almeno trasformando in un’ipotesi, in una bellissima suggestione. Allora, quando ne parlammo, le possibilità che tutto questo potesse accadere erano pari allo zero, ora – si dice – sono ancora pochissime, però la Roma ci ha pensato e ci sta pensando. Finalmente, verrebbe da dire.

Perché quasi sicuramente non succederà, ma ci sono momenti in cui bisognerebbe sfidare le convenzioni del calcio. Ed il fatto che un giocatore non può essere perso a parametro zero è una convenzione soprattutto del calcio italiano. Rabiot non è forse andato via a parametro zero? Ramsey non è andato via a parametro zero?                  

Ci sono momenti in cui una scelta del genere è meno “pazza” di quanto possa sembrare. E questa sarebbe una di quelle. Perché la Roma avrebbe il miglior centravanti possibile, per qualità e caratteristiche. E tra l’altro sarebbe certa di averlo motivatissimo e concentratissimo. Dzeko a scadenza sarebbe una garanzia, perché il giocatore avrebbe l’obbligo di disputare una grande stagione per poter andare ancora a cercare un ingaggio top. E poi in dodici mesi, chissà, le cose potrebbero addirittura cambiare e con una Roma in Champions magari Dzeko potrebbe anche decidere di rinnovare.

Insomma, ci sono momenti in cui bisogna sfidare le convenzioni. E questa sembra proprio l’occasione più adatta.

Alessandro Vocalelli


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