Chi ha seguito le vicende della camera di ieri è rimasto con un grande interrogativo: è possibile indire un referendum e poi andare al voto entro tre mesi?
Sì, secondo Salvini; no, secondo Renzi (e qualche collega grillino), ma l’inghippo qui è tra tecnicismi e idee politiche.
Il leader leghista si scontra infatti con la burocrazia, il senatore del PD avanza una pretesa politica, sperando che non sia possibile – nemmeno tecnicamente – votare ad ottobre.

A “Viva l’estate” è intervenuto il Sen. Andrea Ostellari che in proposito ha sostenuto: “Quello di Salvini non è stato un messaggio politico ai grillini ma al paese. Vogliamo approvare la proposta e poi dare la parola agli italiani. Si può fare tecnicamente: si può subito andare al voto“.

Nessun ripensamento sulla proposta di legge avanzata dai grillini nelle ultime ore del governo giallo-verde, “è un Ddl a prima firma di Roberto Calderoli. Noi non siamo mai stati contro quel concetto o avversi a quel principio“, ha detto Ostellari che sugli ex alleati ha poi rincarato la dose: “Nessun rimpianto, nella vita come nella politica se si devono fare le cose si fanno. Abbiamo lavorato sodo e avuto dei risultati positivi, gli scontri con i 5 Stelle sono degli ultimi mesi. Qui non si tratta di far vincere qualcuno o di guardare i sondaggi, si tratta di dare risposte a questo paese. Sulla giustizia noi non possiamo accettare un progetto di riforma penale così debole in un momento come questo“.


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