Svilar 6
Che strana pagella, ragazzo mio, che con un errore solo mandi in fumo tutto ciò che di prodigioso avevi esibito per tenere in vita il momento in cui la Roma sarebbe diventata, come ha poi saputo essere, autorevole. Il voto è la cosa meno importante, con la sua media aritmetica. È importante capire che se c’è il rammarico nel finale, è perché il momento più difficile lo hai neutralizzato tu.

Mancini 6 –
Incolpevole sul rimpallo, ma non per il posizionamento poco opportuno. Partita da leader, per il resto, anche come tenuta nervosa, perché il Mancini di qualche tempo fa avrebbe asfaltato un provocatore come Frimpong.

N’Dicka 6,5
Grande, lucida ed essenziale partita.

Angelino 6
Con grande intensità, dopo un paio di posizionamenti iniziali sbagliati, si mette a disposizione di chiusure e recuperi.

El Shaarawy 6,5
Soglia di sacrificio commovente e, addirittura, il carburante sufficiente nel serbatoio per tentare a volte anche il rilancio dell’azione. In un paio di occasioni va alla battuta con un paio di siluri che se non fossero deviati andrebbero in porta.

Cristante 6 +
Partita durante la quale governa anche la propria stanchezza, con una partecipazione all’assalto finale, prima dell’1 – 2.

Paredes 7,5
Gli attributi per battere due rigori con intelligenza e freddezza; una soglia di sacrificio esemplificata dalla saggezza del palleggio.

Pellegrini 6 +
Un calo evidente nella sua parte finale ma dopo un signor primo tempo, a livello di rifornimenti e di palle recuperate.

Spinazzola 6,5
Finché c’è, la Roma ha una fonte di gioco in più.

Azmoun 6
Tanto movimento, più per depistare il pacchetto centrale del Leverkusen che per puntare la porta. Utile, quando la Roma riesce a salire.

Lukaku 6 –
Più in assistenza che per mettersi in proprio puntando la porta. Ma un certo lavoro che fa lui, pochi altri saprebbero farlo in quel modo.

Zalewski 5,5
Non incide, a tratti fa evaporare l’azione, lì a destra.

Bove 5,5
Entra con la migliore intensità possibile, ma poco dopo la Roma si smarrisce a causa dell’autogol di Mancini.

Smalling 5,5
Non inappuntabile nemmeno lui, in occasione del primo gol tedesco.

Abraham 5,5
Sgomita davanti, ma senza costrutto.

De Rossi 7
Cavalleresco, signorile, lucido e audace, per il messaggio che invia alla partita nell’ultima mezz’ora con le sue sostituzioni. Poi ci sono gli episodi e il valore degli avversari, che non intaccano i meriti.

Paolo Marcacci