Lega B, i dati di un campionato fondamentale ▷ Balata: “La nostra politica sui giovani salva il movimento”

“Un anno di ulteriore consolidamento del percorso di crescita del Campionato di B. Un campionato che esalta i migliori giovani consentendo loro di esprimersi giocando tanti minuti in un campionato che è diventato così performante. Ogni anno arrivano squadre che hanno bacini d’utenza importanti. Quest’anno c’era preoccupazione per qualche formazione più piccolina. Invece cosa è accaduto, durante la stagione regolare abbiamo avuto circa 3,5 milioni di spettatori negli stadi con circa 9 milioni di spettatori a partita. Tutti gli stadi della Serie B hanno avuto un incremento così come gli spettatori in Tv“. Così Mauro Balata, Presidente della Lega Serie B ha raccontato la corrente stagione di Serie B che per concludersi deve attendere la fine di Playout e Playoff nella nuova rubrica di Radio Radio lo Sport interamente dedicata alla Lega B.

Un tema cruciale per la sostenibilità del calcio italiano, ma anche per il rilancio della nostra Nazionale, riguarda i giovani calciatori impiegati nel Campionato, sia per numero che anche per minuti giocati. Da questo punto di vista il lavoro della Lega Serie B è molto chiaro, sottolinea Balata: “Noi abbiamo il 73% nel nostro campionato di giocatori che sono italiani e abbiamo fatto esordire tantissimi under 18, under 20, under 23. Abbiamo avuto per anni il minutaggio più alto d’Europa, addirittura nelle nostre squadre primavera arriviamo quasi al 90% di italiani. Le partite sono belle, ma se noi non facciamo anche questo e non sosteniamo questa politica, voi capite che il calcio italiano poi si troverà ad avere delle problematiche sempre più difficili da superare e per continuare ad essere competitivo.

Inoltre, nella maggior parte dei casi questi ragazzi se non li fai giocare poi diventano come una Ferrari che sta chiusa costantemente in garage. Alla fine ha problemi di messa a punto, di carburazione e poi si perdono. Quindi noi stiamo facendo questo, ne siamo orgogliosi, le società ci seguono. L’abbiamo fatto con una politica incentivante interna alla Lega, per esempio. Adesso ci aspettiamo anche un maggiore riconoscimento da tutto il sistema”.