Da una parte Renzi, per prendere tempo e limitare la crescita della Lega, rimandando il voto al 2020 se non dopo. Dall’altra Calenda, e Zingaretti, contrari all’alleanza coi grillini, e disposti anche alle elezioni pur di evitare l’affiancamento.
Come il governo, in queste ultime ore sul da farsi si è diviso anche Il PD.
Mentre la crisi di governo diventa ufficiale quella del PD è ancora ufficiosa.
Restiamo uniti“, dice Zingaretti, che però rigetta l’idea di Renzi in modo netto (“Alleanza coi 5 Stelle? Francamente no“).

Secondo il senatore del PD Bruno Astorre, intervenuto a “Viva l’estate”, Renzi ha comunque delle ragioni per scongiurare le elezioni in autunno: “L’idea che Grillo e Renzi possano andare d’accordo per salvare le poltrone a me sembra un po’ limitativa, ho idea che il piano di Renzi sia di avere un po’ più tempo perché teme una deriva estremista di destra dell’Italia. Spero che non sia questo ma potrebbe anche essere così“.

Penso che la crisi di governo non nasca sulla Tav”, ha detto Astorre, ” ma sull’autonomia regionale, perché Salvini teme di perdere il sud e proprio nel momento in cui sta facendo un Beach tour. Questi perché sulla Tav restava poco perché i 5 Stelle si arrendessero e comunicassero agli elettori di essere in minoranza“.

Sul provvedimento richiesto dai grillini di tagliare i parlamentari Astorre ha un’idea controcorrente rispetto al suo partito: “Pur avendo ricevuto insulti dal mio stesso gruppo sono favorevole al taglio dei parlamentari“.


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