Volano di nuovo gli stracci tra le due metà del cielo gialloverde? Stando alle ultime schermaglie tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini, sembrerebbe di sì. Pietra dello scandalo del nuovo scontro, combattuto a colpi di botta e risposta a distanza, tra i due vicepremier è stata l’elezione di Ursula von der Leyen alla Commissione Ue. Che la crisi di governo sia davvero dietro l’angolo?

A parlare a “Lavori in Corso” di quest’ipotesi Pietro Salvatori, direttore dell’ “Huffington Post”, e Jacopo Morrone, sottosegretario leghista alla Giustizia.

Siamo a un canovaccio già visto. Sostanzialmente, la finestra elettorale è chiusa, o quasi, e quindi entrambi (i due vicepremier, n.d.r.) riprendono a martellarsi. Nella fattispecie, Salvini è molto in difficoltà per la storia del ‘Russian gate alla amatriciana” ha sottolineato Pietro Salvatori, aggiungendo che la crisi di Governo gli sembra “più probabile dopo la legge di bilancio“.

Morrone invece, incalzato da una domanda di Pietro Salvatori sulla riforma della giustizia, ha risposto che “sono diverse le riforme che stiamo cercando di portare avanti e, naturalmente, i tempi rischiano anche di dilatarsi. Mi auguro di riuscire a portare a casa quella che è la riforma della giustizia civile, penale e anche quella del Csm. Il lavoro da fare è tanto, non ci spaventa, siamo disposti a lavorare h24 anche tutta l’estate. Adesso la scadenza più imminente è il decreto Sicurezza Bis, entro il 13 di agosto. Le cose sono state fatte, c’è la volontà del governo di portarle avanti“.

Secondo me, se i risultati si portano a casa, il governo andrà avanti. Se non riusciamo a portare a casa i risultati, difficilmente va avanti” ha puntualizzato il politico della Lega.