Il suo nome è stato pronunciato diverse volte in questi giorni, così come ha diviso l’opinione pubblica il suo modus operandi, per mezzo del quale le viene contestata la violazione dell’articolo 1100 del codice della navigazione: Carola Rackete. La capitana della Sea Watch 3 ha fatto sbarcare con forza i migranti a bordo della sua nave al Porto di Lampedusa, ed ora si attende la convalida del giudice del suo arresto. A dire la propria, durante la diretta di “Lavori in corso”, su Carola Rackete è il prof. Alessandro Meluzzi.

Carola Rackete mi sembra un fenomeno assolutamente irrilevante, perché è un’attricetta punk vegana, proveniente da una famiglia di miliardaria, con un padre che traffica in armi, probabilmente con i Servizi Segreti tedeschi. Quando è arrivata qui, è arrivata ben scortata per fare un teatro. In questo teatro, lei doveva essere la capitana alternativa contro il capitano italiano cattivo. Una messa in scena, come ne faranno tante altre ha osservato, senza filtri, Meluzzi.

Cosa volete che ce ne freghi di Carola? Questa è un’operazione di distrazione di massa, che vale soprattutto per una ragione. In questo momento, serve a distrarre dagli orrori che sono venuti fuori a Reggio Emilia, uno scandalo planetario in tutto il mondo, tranne che per il mainstream italiano dei grandi giornaloni” ha detto lo psichiatra, tirando così le fila del discorso.