Ecco Fonseca. Elegante e simpatico. Accanto un Petrachi abbronzatissimo. Promosso il tecnico? Ovviamente sì. Ha detto le cose che dicono tutti gli allenatori del mondo: calciatori motivati, intensità, modulo cangiante, paga il lavoro, eccetera. Ormai tutto il calcio è paese e Fonseca fa parte di questo mondo. 

In questo ambito diplomatico, anche alcune cose degne di nota. Vediamo.
1) La Roma si difenderà lontano dalla porta e la miglior difesa è il possesso palla. Lo diceva anche Liedholm, del resto. Prepariamoci.
2) Zaniolo, Perotti e Pastore. Hanno talento, ma sarà il lavoro quotidiano a darci certezze: vale la squadra, non il singolo. Giocatori avvisati: occhio. Ma non poteva essere altrimenti.
3) Dzeko. Fonseca vuole, come ogni tecnico, solo calciatori felici di restare. Un addio, pare.
4) Florenzi capitano? Ci sono buone possibilità, ma non certezza. Vuole prima conoscerlo come uomo.
5) punta alla qualificazione Champions, ma vuole vincere una delle tre competizioni cui parteciperà la Roma. Dunque: o scudetto, o Europa League o Coppa Italia.

Non gli sono state fatte domande su chi è andato via e sui prossimi difensori e centravanti, ma non è colpa sua.

Roberto Renga