Milano e Cortina saranno le due città che ospiteranno le Olimpiadi invernali nel 2026. Il verdetto è arrivato ieri ed è stato salutato da tutti con enorme giubilo. Nella Capitale però c’è anche chi ancora rimpiange il no della giunta Raggi alla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024. Ai microfoni di Radio Radio durante “Lavori in Corso” è intervenuto Sergio Rizzo, vicedirettore di “la Repubblica”, che ha fatto notare quanto sia stato un errore bocciare per motivi ideologici la possibilità per Roma di organizzare le Olimpiadi e di quanto ora la vittoria di Milano accentui ancora la distanza tra le due città. Ecco un estratto delle sue parole:

Io non sono un amante particolare dei grandi eventi anche perché non è che abbiamo fatto cose meravigliose in passato. Basta pensare ai Mondiali di nuoto che sono stati un disastro, abbiamo dovuto farli nelle vecchie piscine perché dopo aver speso 400 milioni quelle nuove non erano pronte.

Ma se io riesco ad avere delle risorse che diversamente non avrò mai per fare la Metro C perché bisogna rinunciarci? Il Muro Torto è stato fatto con i soldi delle Olimpiadi del ’60, l’Olimpica anche, tante cose sono state fatte con quei soldi. Anche Berdini, ex assessore alla viabilità, che non poteva essere sospettato di essere uno speculatore edilizio aveva detto facciamole. Lì è stata presa una decisione dettata da un furore ideologico che era totalmente fuori luogo.

Berdini era contrarissimo allo stadio di Tor di Valle e favorevole alle Olimpiadi, questa amministrazione invece è favorevole allo stadio della Roma e ha detto no alle Olimpiadi. E’ strano visto che lo stadio è privato mentre le Olimpiadi avrebbero portato Opere Pubbliche…

Berdini non era contrario allo stadio ma a tutto quello che c’era da costruire intorno allo stadio. La cosa però che viene fuori in tutta questa vicenda è che si avverte anche un po’ di imbarazzo nel vedersi Milano che va in orbita. Questo è l’unico Paese europeo dove la Capitale è ridotta a città marginale.

Ecco il video con l’intervista completa: