Molti trascurano che dietro la Sea Watch ci sono Olanda e Germania. Ma ci tornerò dopo.

Intanto, vale la pena precisare che è fatto ormai notorio che tutti i nostri porti siano chiusi all’immigrazione clandestina ed irregolare. Ma mentre tutte o quasi le altre ONG hanno inteso rispettare le disposizioni del Governo di uno Stato sovrano, come è giusto che sia, la Sea Watch no! 

La Sea Watch ha proditoriamente violato le norme dello Stato sfondandone senza autorizzazione la linea di confine. La giustificazione addotta residuerebbe nella presenza a bordo di un carico umano che di per se costituirebbe una sorta di deroga al rispetto della normativa vigente. 

Sembrerebbe che esporre dei presunti naufraghi clandestini ed irregolari su di una imbarcazione consenta a questa di circolare liberamente infischiandosene delle regole dettate dalla normativa vigente nel nostro Paese.

Ho scritto presunti naufraghi, perché chi può certificare con prove documentali che si sia trattato di un salvataggio e non di un abbordaggio? 

Un abbordaggio, dietro magari un esplicito invito, per merce umana (poveri disgraziati) da mettere in vetrina per la più bieca delle esposizioni

Un’umanità ingannevole.     

Nell’accattonaggio si espongono i bambini per muovere a compassione i passanti, ai quali viene di fatto estorto del denaro facendo leva sulla loro bontà d’animo. 

Questo non significa che il buon cuore degli italiani favorisca l’estorsione, ma che molto spesso l’umanità viene sbattuta in faccia per perseguire finalità non sempre nobili. 

Tanti sostengono che gli sbarchi continuino a prescindere dalla Sea Watch, e quindi si chiedono come mai tutto questo accanimento contro la ONG e di riflesso contro 42 poveri migranti?

Molto semplice. Perché le ONG non sono degli scafisti. E pertanto, occorre evitare che qualcuno possa soltanto pensare di diventarlo, o peggio possa ripristinare una sorta di trasporto di linea per merce umana, caricata in mare e poi scaricata su di una banchina, senza preoccuparsi minimamente della loro futura sorte.

In via generale, salvare le persone in mare è un atto di nobiltà, accordarsi con gli scafisti per favorire l’immigrazione clandestina è un reato. 

Come del resto costituisce una infrazione sbarcare in un Paese senza la necessaria autorizzazione infischiandosene dell’alt imposto dalle Autorità italiane. 

Entro nel merito della vicenda soltanto prendendo atto che un’imbarcazione provocatoriamente manchi di rispetto alle norme di uno Stato, e lo sfidi nella sua integrità e dignità, mortificando la sua Autorità.  

Nel caso Sea Watch i migranti non c’entrano nulla. 

27/06/2019 Isola di Lampedusa (AG), alcuni parlamentari visitano la Nave Sea Watch 3 che ha violato le disposizione dello Stato italiano a largo dell'isola di Lampedusa. Nella foto Carola Rackete nella plancia di comando
27/06/2019 Isola di Lampedusa (AG), alcuni parlamentari visitano la Nave Sea Watch 3 che ha violato le disposizione dello Stato italiano a largo dell’isola di Lampedusa. Nella foto Carola Rackete nella plancia di comando

Dinanzi ad un ordine dell’Autorità italiana che intimano l’alt ci si devi fermare, senza se e senza ma. 

I nostri innumerevoli “tromboni” che mostrano i muscoli in campagna elettorale da destra a sinistra, prendendo costantemente in giro il Paese. Come pensano di perorare le nostre legittime istanze in Europa, quando alla resa dei conti dinanzi ad un po’ di arroganza e di strafottenza pieghiamo ci sciogliamo come neve al sole?

Pensate che un’imbarcazione civile italiana possa speronare una imbarcazione dell’Autorità tedesca, israeliana, o russa dopo che abbia intimato l’alt ed attraccare tranquillamente volando la disposizione dell’Autorità locale? 

In uno Stato di diritto le norme si rispettano, altrimenti muore lo Stato di diritto. 

I romani costruivano l’impero avendo come pilastro la legge. 

Dura lex, sed lex. 

La legge sarà anche dura, ma è la legge e pertanto va rispettata. 

Il rispetto della legge al di sopra di tutto. 

L’Autorità di un Paese esiste se le istituzioni la fanno rispettare. Altrimenti chiunque si sentirebbe legittimato a speronare le imbarcazioni della Guardia di Finanza, a violare i posti di blocco delle Forze dell’Ordine per poi proseguire la propria corsa tranquillamente verso l’obiettivo, che sia l’attracco o la fuga.  

E se qualcuno non volesse rispettare la legge debbono entrare in campo le istituzioni a sostenerne l’applicazione. Anche perché se così non fosse chiunque potrebbe sentirsi legittimato a violare impunemente qualsivoglia norma

Ed è proprio quando le istituzioni latitano, appaiono confuse, vengono impersonate da soggetti piccoli, votati alla propria carriera piuttosto che alla tutela della Nazione, che il popolo animato dal rispetto della legge si affida non più alle istituzioni democratiche, rivelatesi distorsive e traditrici, ma all’uomo forte che si batte per il rispetto della legge e della dignità del proprio Paese. 

Il popolo quindi, persa ogni fiducia nelle istituzioni che ritiene ormai inaffidabili, consegna il proprio consenso a quell’uomo forte che assorbiti i pieni poteri ne diventa dittatore. 

Difenderò la democrazia fino alla morte, ma iniziò a comprendere chi si sente stanco di lottare ed ha perso ogni fiducia. 

Con buona pace dei parlamentari croceristi su imbarcazioni “piratesche” latori della più distruttiva disobbedienza alle regole dello Stato di diritto, trovandosi a condividere spazi e passioni con chi mortifica la nostra Autorità.

Uno Stato che piega le gambe a Lampedusa, figuriamoci se non chinerà la testa a Bruxelles.

Era questa la vera provocazione della ONG tedesca che batte bandiera olandese?

Se fosse stato questo. Obiettivo raggiunto! 

Champagne per tutti, da Berlino ad Amsterdam. 

“… L’Italia è riversa …”

Andreotti diceva a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca.

Buon fine settimana, e chi può non ci pensi se vada al mare o in montagna e si rilassi, chi fatica dalla mattina alla sera non merita questo.

Un caro abbraccio a tutti. 

Enrico Michetti


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