Si è aperta ufficialmente ieri sera, con il tradizionale red carpet, la 72° edizione del Festival di Cannes , in calendario fino al 25 maggio. Sul palcoscenico del Grand Théâtre Lumière al Palais des Festivals, il maestro di cerimonie, attore e regista Edouard Baer ha dato il benvenuto alla giuria del concorso, presieduta da Alejandro González Iñárritu, e composta da Enki Bilal, Maimouna N’Diaye, Yorgos Lanthimos, Kelly Reichardt, Robin Campillo, Pawel Pawlikowski, Elle Fanning e Rohrwacher.

Quattro uomini e quattro donne (due attrici, due registe) capitanati dal regista messicano per assegnare la Palma d’Oro e gli altri riconoscimenti di questa edizione del Festival. Con Charlotte Gainsbourg e Javier Bardem a fare gli onori di casa.

Apre le danze la première mondiale di ‘The Dead Don’t Die‘, lo zombie movie di Jim Jarmusch (che in Italia sarà distribuito dal 13 giugno), film d’apertura e il primo a competere per la Palma d’oro, che racconta come, in una tranquilla cittadina di provincia, la polizia locale e alcuni civili si ritrovano ad affrontare un’improvvisa apocalisse zombie.

Iñárritu, incontrando la stampa poco prima del red carpet inaugurale del festival francese, non si è sottratto all’ormai abituale querelle su Netflix, anche quest’anno assente al Festival: “Bisogna ragionare sul senso della visione. Guardare un film e vedere un film sono due cose diverse. Non ho niente contro chi sceglie di vedere un film su uno smartphone, ma il cinema nasce come esperienza collettiva e credo che solamente come tale abbia veramente senso” ha detto il regista, per poi aggiungere: “Però dobbiamo anche pensare a quanti dei film che vedremo in questi giorni al Festival arriveranno mai in sala. Credo pochi, in Messico ad esempio pochissimi. E Netflix, da questo punto di vista, sta svolgendo un grande lavoro nella diffusione di opere che altrimenti vedrebbero in pochissimi”.