Nella corrida vince il Toro, il Milan perde la testa e la partita. Cairo non può lamentarsi, ha ricevuto, dopo i lamenti, un rigore felice, dal modesto Guida, ha comunque giocato una partita di tensione e passione, premiata dal raddoppio di Berenguer.

Milan alla deriva, fuori Romagnoli capitano protestante ma non in senso religioso, così come era stato mandato in castigo Mazzarri come al solito un toscano fumante, troppo fumantino. Gattuso è a pezzi, come la sua squadra, in evidente crisi europea, con il destino del club legato al fair play finanziario e, il proprio, ai volti di Maldini&Leonardo che in tribuna hanno assistito alla sconfitta come due giustizieri della notte.

Di contro, segnalato Cairo Urbano in trance perché il suo Torino va forte, in attesa del derby di venerdì contro la Juventus. La vittoria granata è pesante ma non è detto che sia decisiva mentre la sconfitta del Milan apre una frana tra tecnico e dirigenti che stavolta non possono chiedere l’intervento della Fifa e dell’Uefa. Anche il fondo Americano sa che la classifica non concede speranze di denari. Siamo forse all’inizio della fine.

Tony Damascelli