E’ stato domato l’incendio di ieri che ha colpito uno dei simboli del patrimonio artistico francese e internazionale, Notre Dame, ma gli ingenti danni alla magnifica cattedrale sono oggi oggetto di analisi e di commenti da parte di Corrado Augias, noto giornalista e scrittore.

Profondo conoscitore della capitale francese, il conduttore di “Città segrete” si è espresso in merito all’incendio, durante la diretta di “Un giorno speciale” con Francesco Vergovich, ricordando che luoghi come Notre Dame “appartengono giuridicamente a un Paese ma sono, come una formula usata ma vera, patrimonio dell’umanità e, in particolare, dell’Europa. Quando brucia una cattedrale come quella, brucia un pezzo della nostra storia comune“.

E’ intervenuto sulla questione anche Marco Guidi, che ha sottolineato come Notre Dame è un segno “di storia e di bellezza che ci siamo resi conto che anche quello può morire”.

Entrando nel merito della presunta incapacità delle forze dell’Ordine di intervenire sull’incendio, Augias ha dissentito, specificando che “la capacità d’intervenire lo può dire uno che sta qua. Se si conoscono i luoghi come Marco (Guidi, n.d.r.) ed io li conosciamo, si capisce che lo spazio d’intervento per i pompieri era quasi inesistente, perché è vero che davanti alle torri c’è un sagrato ampio dove si può accedere, ma tutto interno dove c’era l’incendio non c’è spazio di manovra. Si è pensato a un canadair, poi giustamente non è stato mandato perché il canadair sgancia tonnellate d’acqua. Le pareti di una cattedrale gotica sono fragilissime. Quelle tonnellate d’acqua le avrebbero, verosimilmente, fatte crollare. Sono difficoltà oggettive“.