Prende forma Save Our Spieces, l’iniziativa promossa da Lacoste con IUCN che unisce il mondo della moda a quello della natura.

Pensando al logo della Lacoste, che, in tutta la sua sinuosità disegnativa e magnificenza, figura e si erge da sempre sulle polo del noto brand, e osservandone l’assenza sui nuovi capi, verrebbe da esclamare e da canticchiare, seguendo un immaginario motivetto, “E il coccodrillo dove va?“.

Ma il coccodrillo, iconico emblema della maison di moda francese, fondata nel 1933 da celebre tennista René Lacoste e dall’amico André Gillier, non è sparito, ha lasciato spazio ad altre riproduzioni di animali su tessuto, e non senza una buona ragione.

Ha preso, infatti, forma “Save Our Species“, l’iniziativa promossa da Lacoste in collaborazione con IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) che vedono protagonisti, sotto forma di logo, dieci animali in via d’estinzione. Dal Pappagallo Kakapo all’Iguana di Anegada, fino ad arrivare al Rinoceronte di Giava e alla Tartaruga Rugosa Birmana, decorazioni pregiate e di alto livello sartoriale che figurano, come simbolo, su 1775 polo create ad hoc da Lacoste. 

Il progetto “Save Our Spieces”, della durata di tre anni, ha come scopo quello di riuscire a sostenere azioni tangibili di protezione nei confronti della natura e degli animali che la popolano. Le magnifiche, nuove polo sono già sold out e bisognerà attendere una nuova uscita, un’occasione da non lasciarsi sfuggire per chi ama il marchio Lacoste ed è a favore del connubio tra natura e moda, sempre più persistente in quest’ultimo settore.