L’uomo ha acquistato il biglietto fortunato nel Bar Centrale di Rubano, comune a ovest di Padova.

Si dice che la dea bendata non guarda in faccia a nessuno, una massima che sembra essere stata colta al volo dall’operaio cinquantenne che, venerdì scorso, è fuggito dalla città dopo aver sbancato al Gratta e Vinci, acquistato nel Bar Centrale di Rubano, comune a ovest di Padova.

Il neo miliardario ha seguito il copione classico dell’happy hour: pacchetto di sigarette, spritz e un Gratta e Vinci Maxi Miliardario da 20 euro. Seduto con gli amici ha grattato via la patina argentata dal cartoncino e ha trovato il numero 39, quello che gli ha assicurato una vincita da due milioni di euro. Dopo aver manifestato la propria gioia, l’uomo ha offerto da bere alle persone che erano con lui ed è andato via con la famiglia. “Ho messo il biglietto al sicuro e per qualche giorno vado via con la famiglia, in attesa che il clamore passi” ha riferito, via telefono, al gestore del Bar Centrale il fortunato vincitore, del quale, al momento, non si sa più nulla.

C’è chi, nel comune in provincia di Padova, ipotizza che l’uomo sia diretto “Forse verso Roma o chi lo sa. Troppo alto il rischio di restare qua. Roba che lo rapiscono“, e chi, contento che la vincita di 2 milioni di euro sia capitata a un padre di famiglia, ha tentato di sfruttare la scia della fortuna passata per Rubano, acquistando Gratta e Vinci e giocando al Lotto.

A commentare, via Facebook, la notizia anche il sindaco della città, Sabrina Doni, che ha ricordato: “La dea bendata ha fatto tappa a Rubano baciando in fronte un nostro concittadino, un padre di famiglia, un lavoratore. Non piove sul bagnato quindi, piove dove serve. Bene,evviva! Se il gioco non degenera in ludopatia – è questa la vera sfida – e resta il tentativo sporadico di intercettare la fortuna, più per sano divertimento che per illusione di vincita, allora sì, ogni tanto val la pena di provarci. Se poi da una vincita, deriva anche un po’ di generosità e attenzione nei confronti di chi ha più bisogno, allora sì che si sarà fatto davvero bingo.”