La politica di Fratelli d’Italia è stata ospite telefonica a Lavori in corso e ha espresso il proprio punto di vista sulla partecipazione di Vladimir Luxuria al programma tv di Rai 3.

Dopo l’intervento telefonico di Vladimir Luxuria, è stata ospite durante “Lavori in corso” con Stefano Molinari Daniela Santanchè, figura politica di spicco di “Fratelli D’Italia”. In merito alla partecipazione di Vladimir Luxuria e alle tematiche affrontate dall’opinionista televisiva nel programma di Rai 3 “Alla Lavagna“, la Santanchè ha detto, per via telefonica, che “non è uno scandalo questo tipo di argomenti, è uno scandalo che la prima azienda culturale del Paese e, soprattutto, il servizio pubblico, faccia programmi di questo genere dove va Vladimir Luxuria a fare proselitismo sul transgender. Credo che il servizio pubblico dovrebbe fare altro, perché parliamo di una classe di bambini, non è questo il modo che il servizio pubblico può aiutarli a formare il loro pensiero. Questo è un approccio ideologico, alla faccia della tv del cambiamento, perché questo non è un cambiamento.

La cosa scandalosa” ha continuato la politica di Fratelli d’Italia “è che non c’è stato nessun tipo di contraddittorio, per cui si sentiva una voce sola che raccontava tutto questo con un approccio ideologico.”

E ancora: “Stiamo parlando di bambini, quindi voglio che siano accertate le responsabilità su quanto accaduto e per conosce le modalità secondi le quali le famiglie erano state informate su tale argomento e come sarebbe stato trattato in trasmissione. Ognuno nella propria vita fa quello che crede, io sto parlando di quello che è successo all’interno di una classe scolastica di bambini, dove non hanno gli strumenti, come quelli degli adulti, per conoscere e decidere in merito. Non gli è stato spiegato, gli è stato raccontato, che è una cosa completamente diversa.

Sono andata anche io in quella trasmissione, ma ho parlato di temi generali, non sono andata a parlare degli orientamenti sessuali.” ha tirato le fila del suo discorso Daniela Santanché, salutando Stefano Molinari e gli ascoltatori.