Che la vita di un’icona di stile e dell’universo in celluloide come Audrey Hepburn potesse ispirare il mondo del piccolo schermo era immaginabile ma, questa volta, a schierarsi in prima linea e ad investire in questo, nuovo ed affascinante progetto è una casa di produzione cinematografica e televisiva italiana, la Wildside.

La società di Mario Giagnani e Lorenzo Mieli infatti, già “madre” di produzione di alcuni capolavori seriali come “InTreatment” di Saverio Costanzo, “The Young Pope” di Paolo Sorrentino e “Il Miracolo” di Niccolò Ammanniti, ha deciso di sviluppare una serie tv sulla celebre attrice di “Colazione da Tiffany”, focalizzandosi maggiormente sugli anni giovanili e di formazione della Hepburn, dall’infanzia in Europa ai primi set, dall’incontro con lo stilista Hubert Givenchy fino alla consacrazione cinematografica e alla conquista dell’Oscar per “Vacanze Romane”.

A portare alla luce i risvolti più intimi della personalità, artistica e privata, della diva hollywoodiana e a delineare meglio i contorni del soggetto televisivo sarà il figlio di Audrey Hepburn, lo psichiatra Luca Dotti.

Le sue ricerche storiche, sviluppate prima con Luigi Spinola nella scrittura del bestseller del “New York Times”, “Audrey At Home” e ora in procinto di essere approfondite per lo script dello sceneggiato televisivo, riveleranno come, dietro alla musa, alla madre e a una celebrità dedita alle cause umanitarie, si celasse il volto e la figura di una giovane donna, che non aveva mai smesso di essere stupita dal dono della vita.

E’ ancora mistero sul titolo dello sceneggiato, ma l’inizio delle riprese della serie televisiva su Audrey Hepburn è previsto per il 2020.