L’assurda autopunizione europea: a suon di tagli e restrizioni l’UE promette ma fa errori...

Il consiglio dell'Ecofin sotto la presidenza spagnola ha concluso le consultazioni senza risultati tangibili, confermando la tradizionale inefficienza di questi apparati. Il ministro spagnolo...

Meloni accusa Conte sul MES ▷ Geraci: “Però non parla dei messaggi mandati di...

MES, sono giorni caldi per la ratifica dell'Italia.Il dibattito si è, oggi più che mai, intorbidito. A buttare altra benzina sul fuoco è un...

L’oscura previsione sulle privatizzazioni: distruggeranno l’apparato pubblico italiano

Il governo italiano accelera la privatizzazione di società pubbliche, aspirando a cedere ben 20 miliardi di euro nei prossimi tre anni, come se non...

La lezione del Senatore Borghi sul MES ▷ “Vi spiego il tranello in cui...

MES, si ritorna a parlarne, ancora una volta. L'Italia è l'ultimo paese in attesa di ratifica del Meccanismo Europeo di Stabilità. I dubbi e...

Lo strano gioco del MES: i contributi italiani sono destinati a salvare le banche...

E dietro la stretta del MES si nasconde forse il bisogno di soldi del cosiddetto salvabanche. Pare che in Germania salti un gigante immobiliare e...

Lagarde: l’ultima fatale ammissione che rivela il vero obiettivo della recessione economica

Il presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha intrattenuto il Parlamento Europeo a Bruxelles con il suo discorso introduttivo, offrendo un incredibile mix...

Paradosso Lagarde: la strana indipendenza della BCE e quei fili mossi dalla finanza internazionale

Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea, ha dichiarato che la vendita anticipata dei bond sovrani, cioè dei titoli di Stato, detenuti dalle banche...

Europa e Lagarde fanno pressione su MES e patto di stabilità: cosa rischia il...

In Europa due questioni di lunga data continuano a creare incertezza. La riforma del trattato istitutivo del meccanismo europeo di stabilità che prevede la...

L’ansia debito pubblico aumenta: ecco i numeri della nuova manovra che preoccupano il governo

Con lo spread che ormai è ai livelli di guardia, con i rendimenti dei buoni del tesoro pluriennale ai massimi da circa 10 anni,...

Lo tsunami inflazione colpirà ancora: in arrivo nuovi tagli dei contributi dal governo Meloni

In merito all'inflazione ci sono due notizie, una buona e una meno buona. La buona notizia sembrerebbe essere l'anticipazione dell'inflazione del mese di ottobre che...

Ennesimo colpo basso da Bruxelles: le nuove norme dimezzeranno i raccolti degli agricoltori italiani

Torniamo oggi a parlare di Bruxelles e delle sue regole. Dal 2024, a causa delle decisioni prese da Bruxelles, le culture agricole dovranno essere...

Gli italiani non arrivano a fine mese in gran numero: l’indagine rivela i dati...

Una nuova e recentissima analisi desta preoccupazione. I dati infatti ci segnalano che il 63% degli italiani letteralmente fatica ad arrivare a fine mese....

La prossima (vera) minaccia ambientale ▷ “Stanno per mandare 1800 tonnellate di diossina nell’aria”

Roma si prepara ad accogliere il nuovo eco-mostro. Dopo gli scempi di Corviale, Laurentino 38, Tor Bella Monaca, la capitale subirà l'ennesimo oltraggio ambientale....

Virus, lo studio di Palù passato sotto silenzio ▷ Frajese: “Una pistola fumante da...

Il nostro paese è reduce dall’ultima campagna vaccinale lanciata dal governo e dagli organi sanitari nazionali. Un altro, l’ennesimo step dovuto e necessario, a...

Il PNRR non è intoccabile come volevano farci credere: abbiamo vissuto 30 anni nel...

Torniamo a parlare oggi di PNRR.Finalmente una decisione che modifica per la prima volta il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il cosiddetto PNRR,...

La BCE aumenta i tassi per la decima volta in 14 mesi: il governo...

La Banca Centrale Europea ha deciso il decimo aumento dei tassi di interesse in ben 14 mesi e, come ben sappiamo, quando aumentano i...

Le follie europee non si placano: ecco l’unica possibilità rimasta all’Italia

Francia e Germania hanno deciso di non partecipare alla ridistribuzione dei migranti sbarcati a Lampedusa. Quasi 8 mila soltanto negli ultimi tre giorni. Si è...

Normative green e sbarchi ci strozzano, ma della tanto decantata solidarietà europea non c’è...

È sorprendente notare che gli italiani non siano ancora diventati anti-europeisti, nonostante le azioni controverse dell'Unione Europea nei nostri confronti e le politiche autolesionistiche...

Non possiamo permettere alle multinazionali di prendere decisioni che spettano alla politica

 Ho parlato recentemente dei problemi posti dalle nuove norme ESG. Fondamentalmente oggi ve ne voglio segnalare tre, particolarmente importanti dal punto di vista della critica che faccio. Primo: qual è il costo di queste normative? Chi paga? Bello parlare del fatto che le imprese debbano rispettare l'ambiente, la società e via discorrendo. Ma qual è il costo? Ecco, il costo è asimmetrico perché si parla di portatori di interesse, cioè si parla del fatto che le imprese debbano ascoltare con comitati d'ascolto tutti i portatori di interesse.Ma chi paga queste cose? Cioè il tempo dedicato, scusate, a queste questioni, ma chi lo paga? E c'è un problema qua. Il fatto metodologico, non sono stati sentiti gli imprenditori, quindi la procedura di ascolto vale per tutti, tolto per i primi destinatari di queste normative, che sono appunto gli imprenditori. Si assisterà a un teatrino della politica con audizioni parlamentari dopo che sono state fatte le cose, quindi ormai non c'è più possibilità di intervenire.La seconda critica che faccio riguarda proprio il ruolo della politica. Perché? Beh perché di fatto io leggo per esempio con stupore che si ritiene che cento grandi imprese del mondo dovrebbero riunirsi e decidere cosa pensarne di ambiente o di società. Beh, io aborro questa situazione perché mi piacerebbe poter decidere di vivere in un posto dove ambiente e società sono decisi non dalla Coca-Cola o dalla Apple, ma dai rappresentanti politici di un sistema parlamentare che io magari posso eleggere, mentre invece questa visione che cento grandi imprese del mondo decidano la politica del pianeta è una visione elitaria che mi fa tornare indietro ai tempi degli assiri babilonesi. Ci sono voluti millenni di sangue per ottenere la democrazia, questo è molto grave. La terza critica che faccio riguarda la simmetria della situazione, cioè le norme ESG sono state pensate per un sistema internazionale molto diversificato. L'Italia, per esempio, ha un sistema bancocentrico e un sistema fatto di family business delle aziende, per cui pensare di poter imporre delle norme che possono andare bene magari per un sistema di multinazionali e non per un paese che ha circa il 99% di piccole, micro e medie imprese, beh, significa avere una visione molto miope e distorta della realtà. Per cui il costo del denaro, inteso proprio come costo del capitale, potrebbe diventare asimmetrico tra l'Italia e altri paesi del mondo, quindi l'impatto di costo di queste normative potrebbe essere molto grave e penalizzante per il nostro paese. Queste sono prime tre considerazioni critiche che faccio, ce ne saranno altre.

I BRICS sanno di aver commesso un errore e ci vorranno anni per rimediare

L'unica volta che due superpotenze, in contrasto tra di loro, non erano interconnesse economicamente e finanziariamente era ai tempi della guerra fredda con l'Unione Sovietica, quando la concorrenza era soltanto militare, ma non avevano a livello finanziario quasi nulla in comune, non c'era interconnessione, motivo per cui gli apparati americani negli anni hanno potuto indurre il crollo dell'Unione Sovietica. Oggi gli apparati americani non potrebbero mai neppure immaginare di indurre il crollo finanziario della Cina, perché si porterebbe dietro il mondo. Cioè se in Cina crolla una grande compagnia che si occupa di mercato immobiliare, crolla il mercato immobiliare in Occidente.Solo adesso totalmente interconnesse. Questo non vuol dire che non siano in guerra e in contrasto tra di loro, vuol dire che ci sono delle interconnessioni finanziarie che nessuno può più sciogliere. Certo, adesso stiamo vedendo che la Russia è uscita dalla Banca per i Regolamenti Internazionali, è uscita dal sistema SWIFT, che i BRICS stanno organizzando un nuovo sistema di interscambi finanziari, che tutti gli altri paesi BRICS hanno capito l'errore che hanno fatto in passato nell'affidarsi alla Banca per i Regolamenti Internazionali guidata dall'Occidente, l'errore che hanno fatto ad affidarsi in tutto e per tutto al dollaro come valuta di riserva negli scambi internazionali. Tutto questo lo hanno capito, tant'è vero che è in atto una grossa trasformazione, ma le interconnessioni finanziarie tra le grandi multinazionali, tra i grandi gruppi bancari, dureranno per sempre, per quanto possa procedere la guerra tra i BRICS e il mondo occidentale. Non che i BRICS siano i buoni e i santi, sono sicuramente coloro che stanno creando una contrapposizione a un ordine mondiale che era diventato pervasivo, era diventato onnipresente, era diventato ingestibile. Perché era diventato ingestibile? Perché i fautori di quest'ordine mondiale, per quanto occidentali, non portavano realmente avanti né tutelavano gli interessi e i valori del mondo occidentale, altrimenti saremmo tutti schierati con loro contro l'ascesa delle nuove superpotenze.Il problema è che non hanno fatto questo, il cartello finanziario occidentale ha tradito prima di tutto i valori occidentali, questo deve essere chiaro. Perché si è creato uno spartiacque con l'inizio dell'operazione speciale di Putin in Ucraina? Si è creato uno spartiacque perché il cartello finanziario internazionale ha fatto un errore enorme, il più grande errore che potesse fare. Con la foga di mettere la Russia con le spalle al muro ha congelato i beni della Banca Centrale Russia, stanziati verso la Banca dei Regolamenti Internazionali, i conti degli oligarchi russi, facendo capire al mondo che la Banca per i Regolamenti Internazionali non è una banca centrale delle banche centrali indipendente dagli Stati, ma è totalmente dipendente dal volere degli Stati Uniti e così facendo ha creato un danno enorme, perché adesso nessuno dei paesi dei BRICS, anche quelli che dialogano, anche quelli in buoni rapporti con gli Stati Uniti, nessuno si fiderà più e il danno più grande lo hanno fatto invece con il dollaro, per questo ci vorranno molti anni rispetto a quello che vi raccontano per la dedollarizzazione.Questo è un tragitto che è iniziato perché il mondo intero, i paesi arabi, i paesi brics, si sono resi conto per la prima volta che il dollaro non è una moneta di riserva per gli scambi internazionali, è una moneta completamente gestita dal cartello finanziario che per punire i propri nemici è disposto a congelare i conti, a interrompere i sistemi di interscambio bancari, quindi tutto quello che doveva rimanere neutro anche in caso di guerra, perché si parla della moneta di riferimento per il mondo, dei sistemi finanziari adottati da tutto il mondo, quello che sarebbe dovuto sempre rimanere neutro e sempre è rimasto neutro fino all'operazione di Putin in Ucraina, improvvisamente è diventato uno strumento in mano al cartello finanziario occidentale.Questo ha aperto gli occhi non solo alla Russia, che ne è rimasta vittima di questo sistema, non solo agli alleati della Russia, ma anche a tanti altri paesi che oggi si sentono vicini agli Stati Uniti, ma che sanno benissimo che un domani potrebbero fare qualcosa che agli Stati Uniti non sta bene e vedersi congelate le proprie riserve e i propri beni, E quindi tutti quanti stanno correndo ai ripari. Correre ai ripari vuol dire creare un nuovo sistema di interscambio finanziario, vuol dire creare una nuova valuta di riserva, vuol dire riaccendere le transazioni in valute nazionali tra i diversi paesi. E questo è il più grande danno che il cartello finanziario potesse fare a sé stesso.La Matrix Europea - La verità dietro i giochi di potere con Francesco Amodeo

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