Il deputato Vittorio Sgarbi è intervenuto alla Camera nel corso della Seduta 387 – Esame di ratifiche di trattati internazionali. Ecco il video del suo intervento.

“Mi sembra un momento molto importante per la politica italiana l’idea di convenire su una mozione o su più mozioni per decidere una commissione, un’indagine sulla origine dell’epidemia Coronavirus che sia un’indagine internazionale. Da più tempo io ho chiesto in quest’Aula una commissione sulla giustizia che si è accesa come una necessità dopo le vicende che riguardano il Presidente Berlusconi. Ma evidentemente altrettanto importante in questa emergenza è una commissione italiana ed europea che indichi quello che da più parti arriva come una indicazione imprecisa e tale da creare agitazione e turbamento nelle coscienze dei cittadini.

Da questo punto di vista voglio ribadire che appare assai singolare, mentre si parla di indirizzi unitari nell’ambito dell’Unione europea, essere noi fuori dell’Unione europea in maniera molto precisa come unico Paese europeo in stato di emergenza. Non so se questa contraddizione il Governo e la maggioranza l’abbiano sottolineata quando hanno con tanto vigore votato la richiesta del Presidente Conte, però è evidente in quel momento, sul piano della immagine europea e della unità dell’Unione rispetto a un declinare sempre più evidente (in queste ore i contagiati si contano in poche decine e i morti sono limitati a numeri che stanno sulle dita di una mano), con una condizione molto meno grave che in altri Paesi europei, i quali però hanno chiuso lo stato di emergenza.

Quindi, mi chiedo come si può immaginare di preparare un’indagine internazionale sulle origini dell’epidemia e indirizzi unitari nell’ambito dell’Unione Europea in piena contraddizione con quello che la Camera ha votato sulla richiesta del Presidente Conte. Vi chiedo prima di tutto di chiarire questo punto ossia che la Commissione parlamentare o europea valuti perché l’Italia è fuori dell’Europa e la seconda cosa è capire perché c’è un comitato tecnico-scientifico, in cui non c’è quasi nessun esperto della materia, che dà ordini al Governo che obbedisce e non li tiene come posizioni, opinioni o consulenza, per cui quel comitato è stabilito, ma come ordini esecutivi per le regole che si danno volta volta sugli aerei, sui treni.

Il CTS è stato fondamentale nella marcia indietro sull’apertura dei treni che corrisponderebbe a quella degli aerei. Abbiamo gli aerei senza distanza e i treni che invece hanno una distanza stabilita dopo che era stata improvvisamente dimenticata: contraddizioni palesi di un Governo in stato confusionale e di un prevalere di un comitato tecnico-scientifico che, in piena antinomia con numerosi scienziati: più volte è ricorso il nome di Zangrillo ma possiamo ricordare Clementi, Bassetti, Silvestri, Tarro, Gismondo, che sono specifici nel campo di indagine e sono spesso stati in terapia intensiva e che non vengono ascoltati. Occorrerà capire perché l’unica verità è quella che viene da una parte di medici uno dei quali, tale Burioni, è entrato in un primo momento come un’autorità assoluta e poi è uscito perché si capiva che forse nella sua attività privata c’erano interessi per ottenere la necessità del vaccino, su cui c’è un dibattito aperto che non vuol dire dar voce ai no-Vax.

Ma ritenere che c’è vaccino e vaccino e puntare tutto (anche in quest’Aula si è sentito) alla ricerca del vaccino ha a che fare con un mondo industriale di speculazione rispetto alla certezza della salute che deve essere garantita ai cittadini. Per cui altroché indagine, altroché indagine internazionale e altroché indagine matematica che indichi come non si voglia tener conto del calo radicale della epidemia, che porta evidentemente a situazioni che le persone individualmente possono intendere in senso positivo, altre minacciate dal Governo e dal CTS continuano a tenere alzata la guardia in attesa di una seconda ondata, di cui non sappiamo nulla, ma che l’obiettivo a cui evidentemente punta il Governo come una specie di malaugurio che accada qualcosa in contraddizione con la realtà della situazione sanitaria che tutto è meno che tragica in Italia soprattutto unico Paese fuori dall’Europa per l’emergenza che non c’è.

Allora se l’emergenza esiste qualcuno dovrà dirlo: c’è una Commissione che avrà la capacità di dire cose che ci spieghino una differenza fra la posizione del CTS e quella di Clementi, Zangrillo, Bassetti: o sono medici scemi e devono essere allora cacciati dall’ordine dei medici o sono persone… pensate soltanto alla contraddizione che va sanata tra tale Galli e la dottoressa Gismondo: sono dello stesso ospedale esprimono posizioni dissonanti lavorando insieme”.