Il coronavirus continua a spaventare l’Italia: il numero di contagi nel nostro paese ha superato quota 300 e i decessi sono già 10.
I comuni focolai sono in quarantena da questo weekend e si valuta se e come adottare misure simili anche in altre zone d’Italia.

Mentre si continua a discutere su quanto siano state efficaci le misure di prevenzione contro il coronavirus, dal Parlamento Europeo arriva l’invito ai parlamentari di Bruxelles provenienti dalle zone colpite dal virus ad utilizzare il telelavoro.

Il Governo adotterà nuove misure per fermare il contagio da coronavirus? L’invito del Parlamento Europeo al telelavoro è un segnale per il nostro paese?

Ecco l’intervista a ‘Lavori in Corso’ di Stefano Molinari e Luigia Luciani a Claudio Durigon (Lega).

I nostri governatori Zaia, Fedriga e Fontana avevano chiesto prevenzione sul coronavirus”

“Sono uscite le direttive del Parlamento Europeo dove vengono indicate alcune prassi per i parlamentari, ma anche per coloro che collaborano con loro, e che vengono da quelle zone. Addirittura l’invito è a non andare, ad usare il telelavoro.

Quando i nostri governatori Zaia, Fedriga e Fontana dicevano di mettere in quarantena le persone che venivano da quelle zone oppure ritornano da quelle aree siamo stati presi come fascisti e razzisti.

“È razzismo solo quando a parlare è Salvini

Oggi di fronte a una piccola epidemia mettono in quarantena tutti: i due pesi, due misure di questo governo. Razzismo? E’ razzismo solo quando a parlare è Salvini, quando lo dicono gli altri è prevenzione. Non c’è una forma di razzismo tra chi promuove la prevenzione.

“Faremo i conti con chi effettivamente ci ha portato in questa situazione

Io penso che sia giusto collaborare con il Governo: abbiamo già dato alcune risposte alla grave situazione economica che sta per colpire l’Italia per via di questo virus.

Purtroppo prima o poi faremo i conti su chi effettivamente ha tralasciato alcune indicazioni e ci ha portato in questa situazione gravissima a livello e di salute e a livello economico”.


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