Un consiglio importante per tutte le famiglie italiane che vogliono risparmiare un bel po’ sulle bollette classiche di acqua, luce e gas.
Ogni anno le famiglie italiane ed i cittadini in generale sono costretti a spendere molti soldi, anche troppi se vogliamo, per saldare tutte le utenze necessarie alla vita quotidiana. Parliamo delle consuete bollette, gli addebiti per servizi come la corrente elettrice, l’acqua e la fornitura di gas.

Negli ultimi anni, complici gli stravolgimenti geopolitici e le conseguenze delle varie guerre scoppiate tra Ucraina ed Israele, il costo delle utenze per gli italiani è aumentato vertiginosamente. Da metà 2022 si è instaurato l’incubo di ricevere bollette del gas a cifre abnormi, quasi impossibili da saldare per moltissime famiglie.
Lo Stato cerca comunque, come ogni anno, di agevolare coloro che fanno maggiormente fatica a pagare le utenze in questione. Ovvero mettendo a disposizione l’ormai noto Bonus bollette, che sarà riconfermato anche per l’anno solare 2026. Un’agevolazione fiscale riservata ai nuclei familiari con reddito basso o con situazioni di disagio particolari.
Bonus bollette 2026: chi può richiederlo e come riuscire ad ottenerlo
Dunque la presentazione del modello Isee è la prima cosa da fare per poter ottenere tale bonus. Per accedervi, la famiglia in questione deve dimostrare di avere un reddito inferiore a 9.530 euro annui. La soglia sale fino a 20.000 euro in caso di famiglia numerosa, con almeno 4 figli a carico.

Non serve effettuare una richiesta per il Bonus bollette, bensì si tratta di un’erogazione automatica dovuta dall’Inps, che attraverso i dati Isee trasmette direttamente le informazioni ai gestori delle utenze, applicando lo sconto sulla bolletta. Va però aggiornato l’Isee entro gennaio 2026, così da non perdere questo beneficio.
In particolare, esiste un bonus per le bollette del gas, che però non tiene conto solo del reddito. Gli importi agevolati variano in base al numero dei componenti familiari, al tipo di utilizzo del gas ed alle zone climatiche di residenza. Per esempio nelle aree mediamente più rigide a livello di temperatura, il contributo risulta maggiore. Meno invece per chi usa il gas solo per cucinare o per l’acqua calda.
Anche in questo caso, non serve fare una richiesta specifica, bensì basta aggiornare l’Isee. Va calcolato che questo sostegno per le famiglie, in linea generale, permette un risparmio di ben 1.226 euro ogni anno. Un aiuto sui consumi effettivi che dipende sempre dal numero dei componenti del nucleo familiare, così da calcolare al meglio l’importo.










