Sono passati 7 mesi e 12 giorni esatti da quando, lo scorso 18 febbraio, l’Atalanta ha ospitato i belgi del Bruges in occasione del ritorno dei play-off di Champions League. Risultato finale? 1-3. Una delle batoste più grandi in assoluto dell’era Gasperini, che nella passata stagione aveva segnato la fine, in maniera improvvisa e del tutto inaspettata (almeno sulla carta), dei sogni europei della Dea.

“Passa il tempo, cambia la gente…”: questo vale anche per i bergamaschi. Oggi, senza più Retegui e con Juric in panchina, uno degli “allievi” dell’attuale tecnico della Roma, l’esito della gara è stato diverso: una splendida vittoria in rimonta.

In questa seconda giornata della UEFA Champions League 2025/2026, infatti, al vantaggio iniziale del Bruges nel primo tempo col guizzo vincente di Tzolis, ha risposto prima Lazar Samardzic dal dischetto. Poi, un Pasalic semplicemente sontuoso, grazie a una bella incornata di testa su calcio d’angolo.

Atalanta timida, Bruges in controllo e più cicino: i primi 45 minuti

Dopo un avvio incoraggiante, con una grande occasione sprecata da Bernasconi al 3′, la squadra di Juric perde subito intensità e coraggio, lasciando progressivamente il pallino agli ospiti.

Il gol del vantaggio degli ospiti arriva al minuto 38: un errore in disimpegno di de Roon spalanca il campo al Bruges, che non perdona. È Tresoldi a rifinire, ma il capolavoro lo firma Tzolis, che dal limite rientra sul destro e disegna una traiettoria imprendibile per Carnesecchi. Un lampo che condanna la Dea a rincorrere nel secondo tempo, con tanta volontà e impegno.

Per ribaltare il match serviva un po’ di fortuna, quella che si dice aiuti gli audaci. Così è stato, con pieno merito dei ragazzi di Juric.

Secondo tempo di grinta e cattiveria, la Dea la ribalta e scaccia i fantasmi della passata stagione

L’Atalanta, infatti, esce dagli spogliatoi dopo il classico tè caldo con tutt’altro spirito rispetto alla prima frazione. Sulla spinta delle sue frecce Sulemana e Lookman (alla prima partita da titolare in stagione) si rende pericolosa in più occasioni, sfruttando l’ottimo lavoro in fase di pressing di tutta la squadra.

I palloni recuperati sono tantissimi, direttamente proporzionali alle volte in cui la Dea sfiora solamente la rete dell’1-1. Ma la pazienza, si sa, paga sempre, e al 73° minuto arriva l’episodio che dà la svolta alla partita. Il portiere dei belgi Jackers atterra ingenuamente Pasalic in area di rigore. Pochi dubbi per l’arbitro, che fischia il penalty trasformato elegantemente dall’ex Udinese Samardzic.

Subito dopo, e più volte, il Bruges sfiora nuovamente il secondo gol. Ma l’Atalanta ha la bravura e la fortuna di rispondere sempre in maniera convinta, trovando nel finale il gol della vittoria, con un lesto colpo di testa dell’eroe della serata: il croato Mario Pasalic.

Inserimento perfetto su calcio d’angolo. Il veterano dei nerazzurri sigla un risultato fondamentale sia in ottica qualificazione (specie dopo l’umiliazione contro il PSG) che per il morale. C’è ancora tanto lavoro da fare per Juric, ma la strada sembra finalmente quella giusta.