Notizia davvero terribile per lo sport italiano in generale: uno degli eroi azzurri si è spento improvvisamente nelle scorse ore.

Quando un campione dello sport diventa letteralmente un mito per tante generazioni, un punto di riferimento per un’intero paese, entra di fatto nella leggenda. Sono tanti gli atleti che hanno il privilegio di restare indimenticati, anche dopo tanti anni dalla fine della loro carriera agonistica.

lutto
È morto un eroe della Nazionale italiana, lutto nello sport (Pixabay) – radioradio.it

È ciò che certamente è accaduto anche ad uno sportivo italiano che è venuto a mancare nelle scorse ore; una notizia che è stata accolta con profondo rammarico e tristezza da tutti gli appassionati e dal mondo dello sport azzurro in generale. Proprio perché il lutto ha colpito un simbolo del proprio ambito.

A piangere è in particolare la Federazione Italiana Nuoto, visto che è venuta a mancare una leggenda della pallanuoto nostrana. Uno sport che in Italia vanta da sempre una tradizione secolare e per lo più vincente. Proprio uno dei migliori giocatori di tale disciplina, dopo aver tracciato la strada diversi decenni fa, ci ha lasciati nel dispiacere generale.

Addio a Salvatore Gionta, mito della pallanuoto e medaglia d’oro a Roma ’60

La pallanuoto azzurra piange dunque la scomparsa di Salvatore Gionta, un mito di questo sport che ha raccolto nella propria carriera alcuni successi esaltanti. L’uomo si è spento ieri, 28 luglio, alla veneranda età di 94 anni per cause presumibilmente naturali, ma la notizia non può che venire accolta con tristezza dal mondo dello sport.

Salvatore Gionta
Addio a Salvatore Gionta, mito della pallanuoto e medaglia d’oro a Roma ’60 (Facebook) – radioradio.it

Gionta era nato a Formia nel 1930 e fu legato alla Pallanuoto Lazio per quasi tutta la sua carriera in acqua, a parte un paio di parentesi tra la Libertas Roma e lo Sturla in Liguria. Un campione e soprattutto un leader nato, che infatti guidò da capitano la Nazionale azzurra in alcune imprese memorabili.

Con la cuffia del Settebello ha conquistato le medaglie di bronzo ai Giochi Olimpici di Helsinki 1952 e agli Europei di Torino due anni più tardi. Ma fu soprattutto protagonista nella cavalcata trionfale dell’Italia alle Olimpiadi casalinghe di Roma 1960, concluse con una straordinaria ed indimenticabile medaglia d’oro.

Una volta terminata la carriera in acqua, Gionta lavorò a stretto contatto con il CONI, ricoprendo diversi incarichi dirigenziali, oltre ad essere stato presidente dell’associazione antichi atleti della SS Lazio. Le ultime gratificazioni personali furono nel 2015, quando fu insignito del titolo di Commendatore della Repubblica al merito sportivo e premiato con il Collare d’oro. Una leggenda che ci lascia, ma che resterà sempre un punto di riferimento per lo sport italiano.