Diventa sempre più difficile tenere in piedi la narrazione instaurata dal Governo Draghi. Le contraddizioni di quanto sostenuto sull’efficacia di vaccini e Green Pass non possono restare ancora avvolte nell’ombra. C’è comunque chi non desiste nel tentativo di reggere il filo di un discorso distorto, dando aprioristicamente ragione agli uni e torto agli altri. Scene di tale fattezza sono all’ordine del giorno all’interno del circo mediatico, con la televisione mainstream a svolgere un ruolo di protagonista in commedia.
Per giustificare l’ingiustificabile si mette in mostra il doppiopesismo più bieco. È il caso della trasmissione “Controcorrente” in onda su Rete4 e condotta dalla giornalista Veronica Gentili. Di recente il volto televisivo ha ospitato in due diverse puntate il professor Alberto Contri, detentore di diverse cattedre in Comunicazione sociale e l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini. Il primo ha squarciato il velo dei danni collaterali dei sieri, ricevendo come risposta una lezioncina sull’“effetto potenziale di un’affermazione come quella che ha fatto su mezzo televisivo”, sul “grado di panico e di timore che può creare un’affermazione di questo tipo fatta in televisione”. Stesso terrore che però non è stato ravvisato nelle parole di Albertini: “Abbiamo visto che chi è vaccinato passa il Covid come un’influenza normale, chi non è vaccinato muore”.
La condotta a targhe alterne delle trasmissioni televisive è stata commentata in diretta da Fabio Duranti insieme al deputato Pino Cabras dell’Alternativa. L’Onorevole ha anche esaminato una delle ultime uscite televisive del consigliere scientifico del ministero della Salute Walter Ricciardi, ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che Fa”: “I green pass ci consentono sostanzialmente di frequentare gli ambienti al chiuso in maniera sicura perché chi è vicino a noi non è infetto e naturalmente può contagiarci”.
Ecco l’intervento dell’On. Cabras a Un Giorno Speciale, con Francesco Vergovich.
“Queste affermazioni seminano panico, seminano notizie false. Danno informazioni sbagliate su una questione importante di salute collettiva. Sono affermazioni false, smentite da tutti i dati nazionali e internazionali. Fazio? È veramente la patologia del giornalismo, non è un giornalista. È un disastro totale.
Pensate alle linee guida del Giappone, un Paese che ha avuto in proporzione venti volte meno morti dell’Italia. Le linee guida dicono di non fare distinzioni tra vaccinati e non vaccinati. Sono scoraggiate le discriminazioni nei luoghi di lavoro. Non vanno diffuse notizie parziali sui benefici dei vaccini. I vaccini vanno presentati come un farmaco che può avere anche effetti avversi. C’è un modo diverso di approcciare il cittadino. Qui viene trattato come un suddito da vessare fino all’inverosimile. Si pone un problema politico per milioni di persone di far pagare il prezzo ai politici e ai loro consulenti per il danno che hanno inflitto alla popolazione italiana”.










