Nato come forza di rottura della politica tradizionale, il M5S ha seguito una traiettoria politica incostante. Da movimento venuto dalle piazze e cresciuto all’ombra dei V-day di Beppe Grillo, oggi i grillini sono forza di governo dell’esecutivo Draghi. Critici dell’Europa e dei potentati multinazionali, oggi il M5S è divenuto sostegno all’ex banchiere Goldman Sachs.
Le sterzate politiche del Movimento 5 stelle hanno falcidiato il proprio elettorato, causando spaccature interne e la frammentazione dei gruppi parlamentari. Proprio da Forciniti, ex M5S, arriva il duro affondo contro gli ex compagni politici. Ora membro del partito Alternativa c’è, Forciniti spiega le dinamiche oppressive interne e le logiche di controllo dei parlamentari grillini: “Nel M5S c’era una gestione del gruppo era fatto apposta per frammentare, per tenere nell’ombra chi aveva un pensiero critico o voleva dare un contributo”.
Per Forciniti vi era un vero e proprio meccanismo di controllo interno basato sull’obbedienza politica:” Era tutto controllato, anche nell’assemblee interne c’era un contingentamento dei tempi che ti impediva di argomentare. C’erano i maggiorenti che facevano il comizio all’inizio, al parlamentare semplice venivano dati due minuti e ti toglievano la parola. C’era un meccanismo tale per cui chi garantiva maggiore obbedienza ed era in grado di dire sempre si veniva premiato”.
Le parole di Francesco Forciniti a “Un giorno speciale”










