Contraddizioni sui dati, opacità nelle fonti e omissioni sibilline. Sulla stampa mainstream continuano informazioni discordanti nella narrazione della vaccinazione e dell’andamento del contagio. Sviste che sfiorano il limite massimo della sostanziale verità dei fatti, travalicando spesso il confine, nel migliore dei casi, della poca chiarezza o rientrando nella casistica, sempre ondivaga, dell’errore professionale.

Questa volta è Repubblica a scivolare su un titolo in prima pagina dai contorni opachi e dai toni quantomeno discutibili.
Basta violenza no vax“: Il giornale fondato da Scalfari, riprendendo il virgolettato di Sergio Mattarella, realizza un’operazione di taglio giornalistico che isola le dichiarazioni del Presidente della Repubblica dal loro contesto così da trasmettere indirettamente un messaggio divisivo, dalle sfumature grigie e tangenti a narrazioni manichee.

Pino Cabras e Fabio Duranti analizzano la narrazione giornalistica del virus a “Un giorno speciale”. Sentite cosa ha detto il deputato de “L’alternativa c’è”.

Cabras: “Siamo trattati come se fossimo oggetto di una propaganda di guerra

“Nelle narrazioni sul virus chi si oppone è violento. Sono tutte narrazioni che fanno parte della stessa operazione psicologica. Noi siamo trattati come se fossimo oggetto di una propaganda di guerra. La stessa tecnica che si usa in guerra per disarticolare la resistenza del nemico. Un pezzo dell’establishment sta attaccando il popolo con un’operazione di guerra, un’operazione psicologica di massa che si basa su falsità e notizie manipolate. L’idea è che solo un pezzo della società sia nel giusto.
Potrebbero rientrare nel reato dell’incitamento all’odio o di procurato allarme. Questa è l’epoca del procurato allarme, ed è un procurato allarme di Stato, perché è lo Stato che si sta facendo promotore di questo. Considero imprudenti i vertici dello Stato e tutte le funzioni apicali che incentivano una narrazione estrema”

Duranti: “Basta incitare all’odio”

“Questa è una strumentalizzazione del discorso del Presidente della Repubblica. Eviterei queste dichiarazioni strumentalizzabili dai giornali. Il presidente dovrebbe telefonare alla redazione del giornale per chiedere che le sue dichiarazioni non siano utilizzate per titoli d’odio. Queste sono incitazioni all’odio a tutti gli effetti. Io mi sento in pericolo, perché basta avere dei dubbi sul vaccino per essere etichettato No Vax. Qualcuno potrebbe interpretare in modo violento il titolo di Repubblica “