Inizia l’ennesima settimana ancora a discutere di vaccini e di case farmaceutiche. Io non so come si può fare a fugare questi discorsi, ma sembra abbastanza chiaro che i dati ci dicono una sola cosa. Certamente i vaccini li fabbricano le case farmaceutiche, e chi dovrebbe farlo altrimenti. Anche Big Pharma. Alla stessa maniera in cui gli aeroplani li fanno Boeing Airbus, non per questo non li prendiamo.

Si può dire in particolare che negli anni sessanta c’erano una ventina di case farmaceutiche Big che studiavano i vaccini e facevano affari su quello. Quando è arrivata la pandemia Covid-19 erano forse 4-5. Tanto è vero che Pfizer si compra Biontech. Sostanzialmente una piccola casa viene comprata da una grande. Altrettanto si può dire pure per AstraZeneca. Solo Johnson è arrivata come grande casa, però un po’ in ritardo rispetto agli altri.

Che non sia quella la ragione dei grandi affari delle case farmaceutiche lo si vede bene dalla spesa. Un vaccino costerà una ventina di euro forse, mentre è nettamente superiore il costo di tutte le medicine che si debbono mettere in piedi per affrontare una cura per Covid-19. Dunque le case farmaceutiche guadagnano molto di più senza vaccinare, senza fabbricare vaccini. Quindi quale sarebbe il grande affare di Big Pharma effettivamente sul vaccino?

Si è calcolato che la spesa e il ricavo maggiore sia su alcuni farmaci come quelli per esempio di inibizione della pompa protonica, cioè su quei farmaci cosiddetti di banco. Francamente con questi discorsi non andiamo molto lontano. Noi viviamo in un sistema capitalistico, per cui ci si fa affari anche sulla salute, sul cibo, sull’acqua e perfino sull’aria. Non vorremmo che ciò si facesse, però non per questo dobbiamo per forza giudicare malvagio chi lo fa. Semplicemente ci guadagna e semplicemente noi, invece, ci guadagneremo in salute se ci vaccinassimo tutti quanti.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi