La riforma per una giustizia più giusta è una di quelle chimere che il nostro sistema-Paese ha sempre annunciato di compiere. Mai però si è arrivati ai cambiamenti che servirebbero per snellire la macchina dei tribunali e rendere più veloci i processi. I ministri in via Arenula si sono alternati insieme alle loro proposte, ma nessuno è riuscito a imprimere la svolta necessaria.

Ultimo in ordine di tempo, l’ex Guardasigilli Alfonso Bonafede che proprio quando era in procinto di presentare la sua proposta in Parlamento è caduto con il Conte bis. Ora quel posto è occupato dalla Presidente emerito della Corte Costituzionale Marta Cartabia, che proprio ieri ha presentato in Commissione Giustizia al Senato gli emendamenti del Governo alla riforma del processo civile.

Sarà la volta buona? Questa volta le speranze sembrano in aumento, anche perché è l’Europa che chiede un cambio di passo tra le varie condizioni per ottenere i soldi del Recovery Fund. Anche l’avvocato Fabio Frattini, Componente Giunta Unione Camere Penali Italiane, si è detto “molto fiducioso” e ha spiegato il perché in diretta con Luigia Luciani e Stefano Molinari.

Questo l’intervento dell’Avv. Frattini a Lavori in corso.

“Riforma giustizia? Ora o mai più”

Riforma giustizia? Possiamo partire da un bell’investimento sul sistema giustizia, che riguardi uomini e risorse e che possa mettere a disposizione dell’apparato qualche magistrato in più. Noi pensiamo ad un aumento del numero dei magistrati. Non è neanche paragonabile il vantaggio che l’Italia otterrebbe attraverso un piccolo investimento. Sul Pil incide moltissimo la mancata risposta della giustizia in tempi rapidi. Quindi investire qualche spicciolo potrebbe far guadagnare una montagna di denari all’Italia.

Se non si farà ora questo passaggio non si farà più. Neanche i figli dei nostri figli potranno vedere un’operazione del genere: è questo il momento”.

“Questa riforma, per la società civile, ha un significato importantissimo. Diventeremo una nazione più civile, con un processo più giusto e fatto in tempi ragionevoli. Ci avvicineremo agli altri paesi dell’Europa. Io sono molto fiducioso”.

Processo telematico: distinzione tra civile e penale

“Il processo telematico? Ha avuto una fortissima accelerazione in questo ultimo anno era già stato digerito da parte dei civilisti. Discorso diverso per il processo penale. La partecipazione dell’imputato e dei testimoni in un aula è fondamentale. Ci siamo opposti con tutte le nostre forze alla possibilità, fortunatamente remote, che vi fosse il cosiddetto “videogame”, cioè che tutti si stesse dietro un monitor. Il processo penale non si può tenere in quel modo e sembra che sia stata compresa questa nostra richiesta”.

Probabilità di riuscita della riforma

“Vedo tante probabilità che si faccia qualcosa, che si faccia tutto molto bene ne vedo un po’ meno. Ho paura che per accontentare tutti non si accontenti nessuno”.