Addio definitivo per Max Verstappen in ambito Formula 1. L’annuncio del pilota Red Bull chiude a tutti gli effetti un’era.
L’ultima edizione del mondiale di Formula 1 si è conclusa pochi giorni fa, con un epilogo straordinariamente combattuto ed incerto. Alla fine l’ha spuntata Lando Norris, che ha conquistato il titolo piloti dopo una stagione non sempre dominata. Ma alla fine ha prevalso il suo spirito battagliero e le strategie azzeccate del team anglosassone.

Il pilota McLaren ha rotto l’egemonia che vedeva trionfare Max Verstappen ormai da diversi anni nel campionato automobilistico. Proprio il fuoriclasse alla guida della Red Bull ha avuto il merito di tenere accesa fino all’ultimo la corsa per il titolo, con una grande rimonta negli scorsi mesi che però non è bastata per togliere lo scettro a Norris.
Verstappen ha comunque dimostrato di essere il pilota più talentuoso e coraggioso del Circus. Anche in una stagione inizialmente travagliata, come confermato dall’addio di Christian Horner come team principal Red Bull, l’olandese ha ottenuto ben otto successi stagionali e terminato il mondiale a soli due punti da Norris.
Verstappen dice addio alle vetture ad effetto suolo: l’olandese tira un sospiro di sollievo
Nelle ultime dichiarazioni pubbliche rilasciate, Max Verstappen ha voluto sottolineare un cambiamento nelle regole di Formula 1 che sembra approvare a livello personale. Vale a dire l’addio ormai certo delle cosiddette vetture ad effetto suolo, reintrodotte nel 2022 ma che andranno di nuovo in pensione per l’anno venturo.

“Non mi mancheranno queste auto – ha ammesso Verstappen, nonostante sia stato dominatore in F1 con questa tipologia di monoposto – All’inizio seguire gli altri era bello, ma con il passare del tempo non più. Non le ho trovate molto divertenti da guidare, e non sono state per niente comode in tutti questi anni: la mia schiena sta crollando a pezzi e i miei piedi mi fanno sempre male. Se pensiamo al motocross non abbiamo nulla di cui lamentarci, ma preferivo le vetture del 2015-2016“.
Per spiegare meglio, le vetture ad effetto suolo sono monoposto nelle quali il fondo, il corpo del veicolo e talvolta anche i flussi interni vengono studiati in modo che la vettura nel suo insieme si comporti come un’ala rovesciata.
Nel 2026 i vantaggi tecnici dell’effetto suolo in F1 non spariranno del tutto, ma nel regolamento è previsto che le monoposto in gara modifichino il design introducendo fondi più controllati e soprattutto evitando il porpoising, il saltellamento aerodinamico che tanto ha infastidito Verstappen.










