Il campione altoatesino, dominatore della parte finale di stagione, primeggia in due particolari classifiche: i rivali devono inchinarsi
Il 2025 lo ha chiuso come meglio non avrebbe potuto: vincendo l’attesissimo appuntamento con le Nitto ATP Finals di Torino, quello al termine del quale ha sì perso lo scettro da numero uno del mondo riconquistato proprio alla vigilia della kermesse, ma che lo ha visto vincere per la seconda volta consecutiva davanti al pubblico di casa.

Sebbene ovviamente le intenzioni di inizio anno fossero quelle di restare in testa al ranking mondiale anche a fine stagione, i tre mesi di stop concordati dal tennista azzurro subito dopo la vittoria degli Australian Open di fine gennaio lo hanno inevitabilmente condizionato nell’accumulo e nella difesa dei punti in classifica.
Il campione di San Candido è stato però pressoché perfetto nei tornei disputati da maggio in poi, riuscendo a vincere 2 Major, disputando l’emozionante finale del Roland Garros persa al fotofinish contro Carlos Alcaraz, e trionfando all’ATP Masters 1000 di Parigi – dopo il quale era tornato provvisoriamente Re del ranking -, e ai tornei di categoria 500 di Vienna e Pechino.
La stagione del fuoriclasse azzurro verrà ricordata anche per i tanti incroci in campo contro il rivale spagnolo, ben 6. E tutti in finale, tanto per certificare il valore di un dualismo che sta monopolizzando il tennis moderno.
Escludendo dal conteggio l’esibizione di Riyadh al ‘Six Kings Slam‘ – vinta dall’azzurro – lo spagnolo ha vinto 4 confronti su 6 disputati nell’anno solare, inchinandosi all’allievo di Vagnozzi e Cahill nei prestigiosi ultimi atti a Wimbledon e a Torino.
Ad ogni modo Jannik può consolarsi con due importanti dati statistici che certificano la sua dominanza anche nei confronti di Alcaraz.
Miglior servizio e miglior risposta del 2025: Sinner domina
Come da dati statistici rilasciati direttamente dall’ATP dopo la chiusura dell’anno agonistico 2025, Sinner è risultato in testa a tutte le classifiche di rendimento del circuito.

Il fondamentale del servizio, la risposta e i pressure points – l’indice che tiene conto della somma dei break point convertiti e salvati, della percentuale di tie-break vinti e dei set decisivi vinti – arridono al campione italiano.
Non era mai accaduto, da quando vengono calcolate le statistiche ATP, che un giocatore fosse in grado di primeggiare in tutte queste graduatorie.
Sinner primeggia infatti come miglior percentuale di game vinti al servizio (92%), seguito da Taylor Fritz (89.2%) e dal bombardiere Giovanni Mpetshi-Perricard (88.97%). In questa graduatoria Alcaraz è solo sesto (87.6%). In fase di risposta, come detto, Jannik è al comando con la miglior percentuale di game vinti pari al 32.63%, davanti allo spagnolo numero uno del mondo (31.88%) e ad Alex de Minaur (28.80%).
Le statistiche complete sul servizio e sulla risposta:
SERVIZIO:
1 – Jannik Sinner 92.00%
2 – Taylor Fritz 89.18%
4 – Novak Djokovic 88.67%
5 – Reilly Opelka 88.50%
RISPOSTA
1 – Jannik Sinner 32.63%
3 – Alex de Minaur 28.80%
4 – Francisco Cerundolo 28.67%
5 – Sebastian Baez 28.54%.










