Dopo le prime difficoltà di campo, Spalletti deve anche fare i conti con le notizie provenienti dall’infermeria: l’annuncio cambia tutto
Nessuna bacchetta magica. Nessuna infallibilità in un percorso che l’esperto tecnico, dall’alto della sua esperienza, già sapeva poter essere difficile. Complicato. Pieno di insidie e di tranelli.

Alla sua terza uscita sulla panchina del club bianconero, Luciano Spalletti ha collezionato il secondo pareggio in pochi giorni, perdendo terreno nei confronti di Inter e Roma, vittoriose nei due ultimi match della domenica in Serie A, ma quanto meno tenendo il ritmo del Milan e anzi guadagnando un punto sul Napoli, crollato a Bologna sotto i colpi di Dallinga e Lucumi.
Se però qualcuno si fosse illuso che una volta preso il timone della barca, l’uomo da Certaldo avrebbe risolto tutti i problemi in un colpo solo, bé la previsione non può dirsi azzeccata. Quanto meno per ora.
Nonostante la buona produzione offensiva messa in campo nel Derby della Mole, la sua Juve non è riuscita ad abbattere ii fortino granata, tenuto in piedi da un ottimo Paleari, rischiando a sua volta di capitolare dopo qualche pericolosa sortita offensiva dei granata, stroncata da un attento Di Gregorio.
Affidatosi ancora una volta in attacco a Dusan Vlahovic, il mister toscano ha sostituito il serbo prima del previsto. Dietro il cambio al minuto 64 ci sono però dei problemi fisici che hanno condizionato e la scelta di Spalletti e la stessa prestazione del bomber.
“Dusan aveva un problemino alla schiena, ha avuto coraggio a mettersi a disposizione e fare la partita che ha fatto. Ha avuto disponibilità, cominciava ad essere però veramente stremato quando l’ho tolto“, ha detto il tecnico in conferenza stampa.
Il ginocchio fa crack, la Juve trema: assalto a gennaio?
L’ex attaccante della Fiorentina non è però il solo, nel panorama internazionale, a lamentare dei problemi fisici. Ben più grave appare infatti la situazione di Benjamin Sesko, il bomber sloveno del Manchester United uscito malconcio dalla rocambolesca sfida col Tottenham per un problema al ginocchio che, per quanto ancora misterioso nella sua gravità, tiene col fiato sospeso lo staff tecnico dei Red Devils.

“Sono preoccupato perché è un infortunio al ginocchio, e quando si tratta del ginocchio non si sa mai. Abbiamo bisogno di Ben per essere una squadra migliore“, ha detto in conferenza stampa il manager dello United Ruben Amorim.
In attesa di capire l’entità del problema, si guarda già alla prossima finestra invernale di scambi. Se lo stop di Sesko dovesse essere lungo, gli inglesi potrebbero affacciarsi minacciosamente proprio su Dusan Vlahovic, ancora in scadenza di contratto con la Juve e destinato forse a partire proprio a gennaio se si vuole evitare una sicura e sanguinosa minusvalenza a luglio quando il serbo si libererà a zero.
Ovviamente Spalletti, che ha già dimostrato di avere grande fiducia in Vlahovic schierandolo sempre titolare dal suo arrivo, trema all’idea di perdere il suo terminale offensivo. Chissà che ora non scatterà la richiesta alla dirigenza di allungare il contratto del calciatore per evitare che lo stesso possa andar via a costi limitati tra un paio di mesi.










