Certe storie iniziano in modo semplice, quasi banale. Una caduta domestica, una frattura e il ricovero in ospedale. Nulla che potesse far presagire ciò che sarebbe successo dopo. Ma, nel giro di pochi giorni, il quadro è precipitato: il trasferimento urgente in un’altra struttura, la terapia intensiva, un coma durato due mesi, e infine il lutto.
Per la famiglia, oltre al dolore, è rimasta una domanda bruciante: come era possibile che una frattura avesse portato a un esito così drammatico? Non c’erano spiegazioni, né parole in grado di dare un senso a quella perdita.
La ricerca di una verità taciuta
È stato quasi per caso che Tiziano è venuto a conoscenza di Sportello Legale Sanità, ascoltando una pubblicità su una radio locale romana.
Quella segnalazione è diventata un appiglio, l’unico possibile: “Mi sono rivolto a loro più che altro per capire cosa fosse successo, perché i medici non erano riusciti a spiegarcelo,” racconta. La prima sorpresa è stata l’ascolto: una disponibilità autentica, non formale.
Lo hanno guidato nel recupero della documentazione, hanno ricostruito la cartella clinica, hanno studiato ogni passaggio. Dopo l’analisi, la verità è emersa: c’erano state gravi mancanze nell’assistenza sanitaria. Sufficienti per avviare un’azione legale.
Il coraggio di andare fino in fondo
La famiglia aveva un timore legittimo: i costi. Affrontare una causa, soprattutto in una situazione di fragilità emotiva, può sembrare impossibile. “Ci hanno spiegato che non avremmo sostenuto spese fino a una eventuale soluzione positiva. Questo ci ha permesso di farci coraggio e andare avanti.” Il percorso è stato lungo, complesso, attraversato da rabbia e da domande che tornavano a bussare. Ma alla fine la sentenza ha confermato ciò che la famiglia temeva: le manchevolezze c’erano state, e il danno è stato riconosciuto, così come il risarcimento.
Una giustizia che non cancella il dolore, ma riconosce la verità
“Un risarcimento non restituisce una madre, una moglie, una nonna,” dice Tiziano. Ma ciò che conta, in vicende come questa, è il riconoscimento del torto subito, la consapevolezza che quanto accaduto non è stato inevitabile, e che non tutte le sofferenze devono rimanere mute. La famiglia non ha recuperato ciò che ha perso, ma non è rimasta sola nel cammino. E questo, spesso, è l’unico passo possibile verso una pace più profonda: sapere che la verità è stata detta.
Gli avvocati dello Sportello Legale Sanità sono specializzati nel campo della responsabilità medica e si occupano di assistere e rappresentare le persone che hanno subito danni a seguito di diagnosi errate, trattamenti sanitari inadeguati o interventi chirurgici sbagliati.
Posseggono una solida conoscenza del diritto sanitario e delle leggi che regolamentano il settore medico, oltre a una vasta esperienza nella gestione di casi di malasanità. In questo ambito, la possibilità di valutazione della fattibilità e della sussistenza di elementi sufficienti per un’azione legale, richiede infatti una accurata capacità di effettuare un’analisi approfondita delle prove, inclusi i documenti medici, le cartelle cliniche ed infermieristiche, le immagini ed i referti diagnostici oltre ai registri ospedalieri.










