Il messaggio e le dichiarazioni emozionanti di una atleta che ha scelto di lasciare il suo sport sul più bello, senza però dimenticare le sensazioni delle gare.

Quando un grande protagonista dello sport internazionale decide di dire addio all’attività agonistica è sempre un dolore enorme per i tifosi. Sia perché gli appassionati non potranno più ammirare dal vivo le gesta di questo campione, sia perché rappresenta il segno del tempo che scorre inesorabile e che rende tutte queste emozioni rapide e sfuggenti.

bandiera italia
Addio a una stella dello sport italiano: messaggio strappalacrime (Lapresse) – radioradio.it

Molti fuoriclasse dello sport hanno carriere lunghe e fruttuose, decidono di non arrendersi al tempo che passa ed all’età che avanza, riuscendo a raggiungere grandi risultati anche intorno ai 40 anni. Basti fare i nomi di campioni come Buffon, Federer o Alonso, tutti veterani dei loro sport che hanno faticato anche solo nel pensare al ritiro.

Poi c’è chi, per diversi motivi, decide di ritirarsi dallo sport del cuore in anticipo. Come capita ad esempio ad alcune atlete donne, che per ragioni fisiologiche o di vita privata hanno scelto di fermarsi ben prima dei suddetti esempi. In questo senso va raccolta la testimonianza di Francesca Dalapé, campionessa italiana dei tuffi, che nella recente intervista rilasciata a Fanpage ha ripercorso la carriera ed il doloroso ritiro.

La Dallapé si racconta: la gioia di essere mamma ed il ritiro dopo i 30 anni

Trentina doc, classe 1986, Francesca Dallapé è ricordata dall’Italia dello sport per i suoi trionfi in vasca, soprattutto la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio 2016 ottenuta grazie al feeling pazzesco con Tania Cagnotto. Insieme le due tuffatrici hanno formato un tandem incredibile e super competitivo.

Dallapé e Cagnotto
La Dallapé si racconta: la gioia di essere mamma ed il ritiro dopo i 30 anni (Lapresse) – radioradio.it

Nell’intervista da poco rilasciata, la Dallapé è tornata sulla sua avventura sportiva, condivisa con il suo essere mamma per ben due volte: Diventare mamma e fare sport ad alti livelli è complicato, ma possibile. Le priorità cambiano, la prospettiva anche, ma il messaggio che volevamo dare è proprio questo: quando una donna diventa mamma, resta comunque una donna con sogni, ambizioni e un lavoro. È importante non dimenticarsi di sé. Certo, l’organizzazione diventa più difficile, ma è anche bellissimo condividere questo percorso con i propri figli e mostrare loro che si può continuare a inseguire i propri sogni”.

Emozionanti anche le parole sul ritiro definitivo, avvenuto nel 2020: “All’inizio è una liberazione, poi ti manca quella routine fatta di obiettivi, allenamenti, adrenalina. È come andare in pensione a trent’anni: hai ancora tanta energia ma devi imparare a canalizzarla in altro“.

Oggi la Dallapé è dunque una mamma felice, mai troppo lontana dall’acqua ma che ha lasciato i tuffi e le competizioni solo nei propri ricordi. L’Italia continuerà a cullare nella memoria le gesta sue e della Cagnotto come uniche ed irripetibili.