Parole chiare e sorprendenti quelle giunte in queste ore riguardo Nicolò Barella, centrocampista leader dell’Inter e della Nazionale.

Difficile trovare negli ultimi anni in Serie A un centrocampista forte, continuo e dinamico come Nicolò Barella. Il calciatore sardo dell’Inter è infatti considerato uno dei migliori mediani in circolazione, legatissimo al club nerazzurro tanto da aver rifiutato le avance di diversi club internazionali.

Barella Inter
Pazzesco Barella, è ufficiale: annuncio di pochi istanti fa (Lapresse) – radioradio.it

L’Inter deve benedire la scelta di mercato effettuata nel 2019, quando riuscì a strappare Barella al Cagliari. L’allora 22enne promettente centrocampista era stato cercato fortemente anche dalla Roma, ma alla fine fu decisiva la volontà dello stesso calciatore, da sempre legato ai colori nerazzurri e voglioso di mettersi alla prova a San Siro.

Da quell’estate, Barella ha incominciato un percorso di crescita assoluto, che lo ha portato ormai da qualche anno ad essere un calciatore rinomato ed apprezzato, un punto di riferimento instancabile per l’Inter. Di recente ha mostrato anche di saper cambiare ruolo, passando dall’essere mezzala di quantità e corsa ad un ottimo metronomo di centrocampo.

Cossu e la rivelazione sul ‘giovane’ Barella: “Mi colpì la sua sfacciataggine”

Insomma, non si può che parlare bene di Barella, tra l’altro uno dei calciatori più amati dai tifosi interisti. Il suo spirito combattivo, a volte anche da rompiscatole, è una delle armi di forza del calciatore sardo. Lo ha rivelato anche un suo ex compagno di squadra, l’ex trequartista Andrea Cossu.

Barella in Nazionale
Cossu e la rivelazione sul ‘giovane’ Barella: “Mi colpì la sua sfacciataggine” (Lapresse) – radioradio.it

Quest’ultimo, intervistato da Sportweek, è stato chiamato ad indicare la sua top 11 di sempre, tra i calciatori con cui ha condiviso lo spogliatoio. A centrocampo Cossu ha indicato anche Barella, visto che i due hanno giocato insieme a Cagliari quando l’attuale leader della mediana interista era ancora un giovane in rampa di lancio.

Appena arrivato mi aveva colpito la sfacciataggine, ma nel senso buono del termine. Non dimostrava l’età che aveva, sembrava giocasse da una vita. Un predestinato che ormai si è consacrato” – ha dichiarato Cossu, che conferma come Barella fin da quando aveva 19-20 anni si era fatto conoscere e notare per il carattere maturo ed allo stesso tempo molto sopra le righe, almeno in campo.

Amatissimo dal suo pubblico, odiato (sportivamente parlando, si intende) dalle tifoserie rivali. Barella resta, per qualità tecniche e caratteriali, uno dei pochi calciatori italiani attualmente di livello internazionale. Una delle speranze su cui sia l’Inter che la Nazionale italiana si appoggiano per cercare di tornare ad alti livelli, soprattutto in vista del Mondiale 2026.