Così ha risposto la commissaria UE Hadja Lahbib all’interrogazione parlamentare di un eurodeputato austriaco.

Alla fine di agosto, la Commissione UE è tornata a dover rispondere sui vaccini contro il Covid. Lo fa dopo essere uscita indenne dalla mozione di sfiducia presentata da Gheorghe Piperea proprio sullo “Pfizergate”, il caso delle chat scomparse tra la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen e Albert Bourla, CEO di Pfizer. L’eurodeputato austriaco Gerald Hauser, del gruppo dei Patrioti, ha presentato il 27 maggio scorso una domanda scritta rivolta alla Commissione. “Perché la Commissione non ha rispettato il Trattato e non ha informato i cittadini, come stabilito nel contratto, che l’efficacia e la sicurezza del vaccino genetico non erano garantite?“, ha chiesto il deputato.
Il riferimento che si è richiesto di commentare riguarda una firma presente nell’accordo di acquisto dei vaccini Pfizer: “Gli Stati membri accettano che gli effetti a lungo termine e l’efficacia del vaccino siano sconosciuti e che possano verificarsi effetti collaterali sconosciuti“. Dopo ben tre mesi di attesa, la Commissione ha risposto.
La risposta della Commissione Ue
Il 27 agosto, tre mesi dopo l’invio della domanda scritta, Hadja Lahbib, Commissaria europea per la gestione delle crisi, ha risposto alle domande di Hauser. “I negoziati sono stati conclusi in piena trasparenza con gli Stati membri e condotti da un team negoziale congiunto“, scrive la commissaria. Sui vaccini, “è stata concessa un’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata (CMA), un tipo specifico di autorizzazione all’immissione in commercio per facilitare l’accesso ai medicinali che soddisfano un bisogno medico insoddisfatto, anche in situazioni di emergenza come la pandemia di COVID-19“. Ciò “sebbene non sia ancora disponibile un dossier completo sui dati“. La risposta è stata subito evidenziata dal deputato in un’altra interrogazione.
Il commento del deputato austriaco
“Nella sua risposta all’interrogazione – si legge nella seconda domanda scritta di Hauser – la Commissione ha recentemente confermato che ‘non è ancora disponibile un dossier completo di dati’ per i vaccini contro il COVID-19. Di conseguenza, ogni persona vaccinata nell’UE è stata relegata al ruolo di cavia sperimentale. Il 27 agosto 2025, il Segretario alla Salute degli Stati Uniti Robert Kennedy Jr. ha dichiarato che l’autorizzazione all’uso di emergenza per i vaccini contro il COVID-19 è stata revocata. Nel frattempo, nell’UE, questi vaccini sono ancora offerti e raccomandati incondizionatamente a tutta la popolazione, comprese le donne in gravidanza, i neonati e i bambini“.
“Cosa ha da dire – chiede il deputato – la Commissione sulla persistente mancanza di dati sostanziali sulla sicurezza e l’efficacia dei vaccini contro il COVID-19, come ora confermato ufficialmente dalla FDA?
La Commissione intende ora revocare anche le autorizzazioni al vaccino contro il COVID-19 per l’intera popolazione?
Chi nella Commissione è ora responsabile dei danni causati dai vaccini, soprattutto tra le persone sane senza patologie preesistenti?“
Alla luce della risposta ottenuta, l’europarlamentare austriaco chiede dunque che venga rivista la politica vaccinale nei confronti del vaccino anti-Covid, come fatto negli USA da Robert Kennedy Jr. Nel frattempo, la Commissione von der Leyen II incassa altre due mozioni di censura, presentate dai Patrioti e da The Left sul quadro commerciale USA-UE e sull’accordo del Mercosur. Ma non solo. Politico riporta che Gheorghe Piperea, il deputato che ha guidato la mozione di sfiducia di luglio, avrebbe citato in giudizio Ursula von der Leyen per diffamazione. La presidente della Commissione UE, dice il deputato romeno, lo avrebbe “attaccarlo personalmente” durante il suo intervento in aula, riferendosi ai firmatari della mozione come “amici di Putin” ed “estremisti”.










