La Champions League ha messo in luce una serata negativa per Michele Di Gregorio, portiere titolare della Juve, colpevole di un errore grave nella sfida contro il Borussia Dortmund. Ma le perplessità sul suo rendimento non sono iniziate in Europa: già contro l’Inter, nella sfida di campionato, il portiere ex Monza aveva destato dubbi, lasciando spazio a chi si chiede se potesse fare di più su almeno uno dei tre goal subiti.
Il problema, però, sembra più ampio. La Juve ha incassato sette goal in due partite, la maggior parte arrivati da conclusioni da fuori area. Questo dato inquieta soprattutto in un club storicamente costruito sulla solidità difensiva e sui grandi portieri.
Il punto più critico è arrivato al 75′ del match contro il Dortmund, quando Yan Couto ha segnato sul suo palo: un errore tecnico pesante, difficile da ignorare. La prestazione ha aperto un dibattito serio sulla titolarità di Di Gregorio, che ora rischia di perdere il posto.
Perin si scalda: chance a Verona?
Con la presenza in rosa di Mattia Perin, portiere esperto e da anni molto affidabile ogni volta che è stato chiamato in causa, Igor Tudor potrebbe valutare un cambio almeno temporaneo per la prossima gara contro il Verona. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, potrebbe trattarsi di una scelta “protettiva”, per togliere pressione all’ex Monza e permettergli di ritrovare serenità.
Perin è tornato da poco a disposizione, dopo un’operazione che lo aveva tenuto fuori per mesi. Nonostante ciò, non ci sono stati segnali concreti di un’alternanza nei piani di Tudor, che ha sempre confermato Di Gregorio come titolare. Ma il rendimento recente potrebbe aver cambiato qualcosa.
Agresti all’attacco: “Il portiere della Juve è Buffon, Tacconi, un numero uno: non Di Gregorio”
Sulle frequenze di Radio Radio Mattino – Sport e News, Stefano Agresti non ha usato mezzi termini per commentare la situazione tra i pali della Juventus.
Il ruolo del portiere secondo Agresti
“Divento matto, cioè la Juve sceglie il portiere in base a come gioca con i piedi!? Ma dobbiamo dirlo, cDi Gregorio sta combinando disastri”, ha esordito duramente Agresti, sottolineando un concetto molto chiaro:
“Il portiere della Juve è un’altra cosa. Per carità, sarà perché ormai c’è un po’ di anni, ma il portiere della Juve è il numero uno.”
Il paragone con i grandi del passato
Agresti ha poi ricordato chi sono, nella storia bianconera, i veri “numero uno”:
“Il portiere della Juve è Zoff, il portiere della Juve è Tacconi e poi è Peruzzi e poi è Buffon, è sempre il portiere della Nazionale o comunque Szczesny, al tempo uno dei tre portieri migliori d’Europa…”
Il paragone è impietoso per Di Gregorio: “Francamente, non può essere lui il portiere della Juve”.
Juve, Di Gregorio vs Perin
Agresti ha anche dato un giudizio tecnico chiaro su chi, secondo lui, dovrebbe difendere la porta bianconera: “Tra i pali per me Perin è meglio. Per me Perin è più forte tra i pali”.
E ancora, un attacco diretto alla filosofia che sembra guidare oggi le scelte bianconere: “I piedi li deve avere buoni Locatelli, li deve avere buoni Thuram, ma il portiere intanto deve parare e poi se ha anche i piedi buoni, meglio. Ma intanto deve parare. È inutile che abbia i piedi buoni se poi tutte le domeniche prendo un gol per colpa sua, c’è un problema”.
Juventus, ora serve una riflessione profonda
Il caso Di Gregorio è emblematico di un problema più grande: la Juventus deve ritrovare una solidità difensiva che oggi sembra lontana anni luce dai tempi di Buffon e Chiellini. Le parole di Agresti colpiscono duro, ma danno voce a un malcontento che serpeggia anche tra i tifosi.
La sensazione è che Tudor, al netto delle scelte tattiche, dovrà valutare presto un cambio tra i pali, anche solo temporaneo. E in quel caso, Mattia Perin sarebbe pronto a cogliere la sua occasione.










