Si torna a parlare della sconfitta più dolorosa per Jannik Sinner in tutta la sua carriera ad alti livelli nel tennis: fuoriescono rivelazioni sorprendenti.
Non poteva immaginare un finale di Wimbledon e della stagione sull’erba migliore di questo. Jannik Sinner si è tolto la grande soddisfazione di vincere il mitico torneo di Londra e soprattutto di essere il primo tennista italiano a trionfare sull’erba dell’All England Court.

Una vera impresa quella di Sinner, soprattutto visto ciò che pronosticavano gli esperti di tennis ed i tifosi di tutto il mondo. Ovvero lo strapotere fisico e atletico di Carlos Alcaraz, favoritissimo alla vigilia di Wimbledon ed invece costretto a soccombere sotto i colpi di uno Jannik formato supereroe, instancabile e continuo su tutti i punti di vista.
Uno dei motivi della sfiducia, precedente alla finalissima di domenica scorsa, nei confronti di Sinner riguardava gli ultimi e recenti incroci con Alcaraz. Infatti lo spagnolo, attuale numero 2 al mondo, aveva annichilito l’azzurro sia nel match conclusivo degli Internazionali d’Italia e soprattutto nella successiva finale del Roland Garros, una vera batosta per Jannik.
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Incredibile fu il modo in cui Sinner perse la finale di Parigi; in vantaggio per due set a uno, l’azzurro ebbe tre palle match decisive nel quarto set, fallendole tutte e consentendo la rimonta ad un Alcaraz molto più vigile e reattivo. Al tie-break del quinto set arrivò la resa di Sinner, rimasto poi a rimuginare per molti minuti sull’occasione perduta.

Ma allo stesso tempo è clamoroso il tempo che Sinner c’ha messo per cancellare la delusione, come ricorda il suo coach Darren Cahill, tornato in conferenza stampa da Wimbledon a commentare il momento.
“Non abbiamo parlato della finale del Roland Garros nelle 24 ore successive alla partita – ha ammesso Cahill – perché il suo modo di giocare, l’atteggiamento che ha avuto in campo, l’impegno che ha messo, sono stati impeccabili. Abbiamo poi parlato un po’ del suo gioco, forse di come sia stato un po’ più coraggioso Alcaraz nei momenti importanti. Era importante per noi girare pagina il più velocemente possibile. La settimana che ha preceduto Wimbledon è stata la migliore settimana di allenamento che abbiamo mai vissuto con lui”.
Cahill ha confermato poi che Sinner si era già lasciato tutto alle spalle fin dalle prime partite di Wimbledon, giocando con leggerezza e con mentalità giusta. “Penso che per la maggior parte degli atleti normali che si trovano in quella posizione, ovvero 0-40, 5-3 nel quarto set con 3 match point per vincere il Roland Garros e poi perdi ha rappresentato una sfida per tutti i soggetti coinvolti. Quindi, mettersi in quella posizione e perderla, poi reagire così dice la qualità della persona“.










