Tutto come da copione, secondo il ben noto modo di dire. Leggiamo infatti in questi giorni che ora Starmer, Primo Ministro britannico, lancia in pompa magna i preparativi per la guerra contro la Russia di Putin. La Gran Bretagna, dunque, si riarmerà fino al midollo e si accinge a entrare in guerra contro la Russia di Putin.
Un attentato come pretesto
E su quali basi, domandiamo sommessamente? Nei giorni scorsi, come anche abbiamo ricordato, la Russia ha subito un vile attentato terroristico da parte di Kiev. Un attentato terroristico infame, che ha colpito ben 40 aerei russi, di fatto ponendo in essere le condizioni per una possibile rappresaglia da parte di Putin. Insomma, sembra davvero che soffino impetuosi i venti della guerra, propiziati in ogni modo dall’Europa e da quell’Ucraina che continua a svolgere il mero ruolo di avamposto imperialistico dell’Occidente a stelle e strisce. Meglio, dell’Uccidente a stelle e strisce.
L’Europa verso il conflitto
Lo andiamo ripetendo ormai da mesi con costanza e senza perifrasi edulcoranti: l’Unione Europea sta facendo di tutto per produrre il casus belli con la Russia di Putin. Ha lanciato il demenziale programma di riarmo e sta operando in ogni guisa per provocare la Russia e portarla al conflitto. L’ultima mossa del Premier britannico segnala, una volta di più, come l’Uccidente sia la vera causa del conflitto.
Un disegno che parte da lontano
Conflitto che è stato gradualmente preparato fin dagli anni ’90, mediante lo sceno accerchiamento graduale della Russia in vista della sua normalizzazione in senso libero-atlantista. Sembrava, peraltro, che con Gorbaciov prima e con Yeltsin dopo, dovesse andare in porto questo folle progetto. Ma poi arrivò Vladimir Putin, che oppose resistenza e continua a opporla.
La Quarta Guerra Mondiale
Ebbene, si tratta di un momento essenziale di questa Quarta Guerra Mondiale che, successiva alla terza — cioè alla Guerra Fredda — è la guerra che la civiltà uccidentale americano-centrica ha dichiarato a tutto il mondo che non si pieghi docilmente al suo dominio. La Russia di Putin, per ora, sta opponendo resistenza. Ed è, a giudizio di chi vi sta parlando, auspicabile che continui a farlo, anzi, che faccia fronte comune con tutti i Paesi disallineati, in primis la Cina, per resistere insieme, in maniera solidale, contro l’imperialismo a stelle e strisce. Intanto, l’Unione Europea sembra essere la parte più demenziale dell’intero pianeta, quella che, pur essendo una semplice colonia di Washington, vuole muovere guerra alla Russia, producendo una situazione tragicomica, analoga a quella del Chihuahua che volesse dichiarare guerra al leone.
RADIOATTIVITA’ – LAMPI DEL PENSIERO QUOTIDIANO CON DIEGO FUSARO